600mila euro in più rispetto allo scorso anno dal Fondo nazionale per i diritti e le pari opportunità. La ripartizione sul territorio.
Oltre 2,5 milioni di euro dal Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per rafforzare la rete delle Case e dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna, punto di riferimento essenziale per le donne vittime di violenza che hanno bisogno di aiuto, accoglienza e protezione.
Ė la quota di risorse nazionali, complessivamente 30 milioni di euro, assegnate alla Regione, che andranno a finanziare la rete di assistenza presente da Piacenza a Rimini, con 23 Centri antiviolenza e 55 Case rifugio iscritte nell’elenco regionale; quasi 600mila euro in più rispetto al 2022, quando all’Emilia-Romagna erano stati destinati 1milione e 937mila euro, su un totale di 20.
I fondi a disposizione del territorio regionale, esattamente 2.533.617 euro, sono così suddivisi: 953mila euro per i Centri antiviolenza iscritti all’elenco regionale e 1milione e 580mila euro per le Case rifugio in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente.
Dopo il via libera della Giunta regionale arrivato nell’ultima seduta, la Regione trasferirà le risorse agli Enti locali che gestiscono direttamente o finanziano, attraverso convenzioni, i Centri antiviolenza e le Case rifugio operanti sul territorio regionale, come avviene sulla base del proprio modello di governance già dal 2014, dopo il primo Dpcm sul riparto delle risorse del Fondo nazionale.
I Centri antiviolenza e le Case rifugio sono luoghi in cui le donne che hanno subito violenza possono trovare ascolto e sostegno, ma anche ricevere un concreto accompagnamento verso la piena autonomia. Parliamo di risorse fondamentali per garantire un vero e proprio riferimento e un sistema di assistenza efficace e diffuso, che fornisce supporto immediato e a lungo termine alle donne vittime di violenza. Risorse fondamentali che necessiterebbero di stanziamenti pluriennali per agevolare in modo ancor più strutturato la complessa e diffusa presenza dei Centri Antiviolenza sui territori. Un obiettivo che la Regione persegue attraverso il piano Regionale per la violenza di genere, investendo risorse proprie. Dal 2020 oltre 20 milioni di euro, che hanno permesso di finanziare il Reddito di libertà, progetti per le pari opportunità con gli Enti Locali, le scuole e il Terzo settore, e la messa a punto di Linee guida per l’accoglienza e la presa in carico in Pronto soccorso delle donne che subiscono violenza di genere e la formazione per gli operatori dei servizi socio sanitari e dei mediatori culturali.