In occasione della Settimana delle Nazioni Unite di Solidarietà con i Popoli che lottano contro il Razzismo e la Discriminazione Razziale, Shaping Fair Cities lancia un nuovo Strumento Digitale su SDGs e migrazione: una piattaforma sviluppata dall’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum (Dipartimento di Scienze Sociali e Political Science – Forli Campus) in coordinamento con il capofila del progetto, la Regione Emilia-Romagna e con il coinvolgimento di tutti i partner di progetto provenienti da 7 paesi europei e 2 extra UE (Italia, Croazia, Polonia, Romania, Spagna, Danimarca, Svezia, Albania e Mozambico).
Il digital tool “SDGs and Migration” è una piattaforma dinamica che raccoglie risorse locali e nazionali all’interno e all’esterno dell’Europa a disposizione di migranti e cittadini per “non lasciare indietro nessuno” e per promuovere società resilienti e pacifiche. Gli obiettivi globali dell’Agenda 2030 (SDG) sono tutti interconnessi con le questioni relative alla migrazione e ai diritti umani, diventando, se possibile, ancor più rilevanti in tempi di crisi pandemica globale. L’attuazione dell’Agenda 2030 a livello locale è fondamentale per affrontare l’impatto globale devastante sulla vita umana a tutti i livelli e sui diritti delle persone, soprattutto per i settori più deboli delle società, come i migranti e i rifugiati, al centro delle attività e del focus del progetto Shaping Fair Cites.
L’obiettivo principale della piattaforma è quello di fornire alle comunità di migranti locali una panoramica di tutti i servizi e le opportunità che il territorio in cui vivono offre loro, in termini di occupazione, istruzione, corsi linguistici, centri di accoglienza, assistenza linguistica e legale, assistenza all’infanzia, emancipazione delle donne, ecc. Illustrando il contenuto delle più rilevanti disposizioni legislative in materia di migrazione e asilo a livello internazionale, europeo, nazionale e locale (ove applicabile), rappresenta anche uno strumento utile per gli operatori e gli assistenti sociali che lavorano con i migranti.
Il sito web è caratterizzato da una struttura semplice con varie sezioni che forniscono ai beneficiari un insieme di fonti integrate. La sezione Home mette in evidenza le notizie più recenti relative agli SDG e alla migrazione, ad esempio sottolineando lo stretto legame tra migrazione e sviluppo sostenibile. Le sezioni Progetto e Partner si concentrano sulla descrizione del progetto SFC, la sua origine, obiettivi e partner situati nei paesi dell’UE ed extra-UE. Questo progetto sta costruendo un ponte tra i cittadini e le autorità locali dei due emisferi in linea con l’SDG 17 (migliorare la partnership globale). Dando spazio ai progetti locali dei partner, ai servizi e alle opportunità per le comunità di migranti locali nella sezione Attività, lo Strumento Digitale mira a rivelare il potenziale dei migranti come agenti di sviluppo sostenibile, nonché le opportunità del multiculturalismo in un ambiente tollerante e paritario. I risultati tangibili di queste iniziative sono adeguatamente delineati nella specifica sezione Risultati.
Ancora una volta, il progetto Shaping Fair cities sceglie una data simbolica, particolarmente rilevante per il lancio di questo nuovo strumento digitale: la Settimana di Solidarietà con i Popoli che lottano contro il Razzismo e la Discriminazione Razziale, che inizia il 21 marzo, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della discriminazione razziale. Questa settimana, dichiarata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1979, mira a promuovere una cultura globale di tolleranza, uguaglianza e anti-discriminazione e chiede a ciascuno di noi di opporsi al pregiudizio razziale e agli atteggiamenti intolleranti. Secondo le Nazioni Unite, “la conoscenza e le informazioni sulla diversità delle razze umane, dell’etnia e dei costumi contribuiscono a superare il razzismo ed è un canale per una migliore comprensione, tolleranza e accettazione”. Questo è anche l’obiettivo principale dello strumento digitale su SDG e migrazione, a disposizione per la consultazione e il download da parte di tutte le persone con un background migratorio e, più in generale, del grande pubblico, come strumento di apprendimento per affrontare e valutare le esigenze dei migranti e di altri gruppi vulnerabili.
Tutti i principali output del progetto sono prodotti in collaborazione con tutti i partner e con il coinvolgimento di istituzioni regionali e comuni, autorità locali, funzionari pubblici, organizzazioni e cittadini, in modo partecipativo, grazie agli strumenti di comunicazione online, nonostante la difficile situazione dovuta alla pandemia.