Più che raddoppiati gli investimenti per la riqualificazione di alberghi e strutture ricettive finanziati dai fondi europei (Programma del fondo europeo di sviluppo regionale).
Come annunciato nel dicembre scorso, la Regione Emilia-Romagna aggiunge altri 10 milioni di euro al plafond di 35 milioni stanziati nel 2023, raggiungendo la quota di 45 milioni di contributi a fondo perduto da assegnare alle imprese turistiche, la cifra più alta mai investita in misure analoghe da viale Aldo Moro. E con un investimento complessivo generato, tra risorse private e pubbliche, che supera i 145 milioni di euro.
Vista l’alta qualità delle proposte e il successo di partecipazione al bando concluso nel settembre scorso, la Giunta regionale ha ritenuto di aumentare il fondo disponibile, rispetto ai 20 milioni inizialmente previsti, allo scopo di soddisfare il più alto numero di progetti ammessi a finanziamento.
Con la delibera approvata oggi, grazie allo scorrimento della graduatoria, sono oltre il 90% dei progetti valutati ammissibili che potranno ottenere il contributo regionale: 80 in più rispetto allo scorso anno, complessivamente 289 sui 321 ammissibili.
Il bando
Tra gli obiettivi del bando concluso nel settembre quelli di rendere più moderne e competitive le imprese turistiche, attraverso il miglioramento delle strutture e la qualità dei servizi , il rafforzamento, la diversificazione e la destagionalizzazione dell’offerta, l’innovazione digitale e una maggiore attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.
I contributi a fondo perduto permetteranno di coprire fino al 30% delle spese ammissibili, a cui si aggiunge un ulteriore 10% per i progetti che hanno diritto alle premialità legate a nuove assunzioni, imprese femminili, interventi diretti a favorire l’accessibilità delle persone con disabilità, rating di legalità, imprese localizzate in zone montane, riduzione nella produzione di rifiuti.
In particolare, è stato individuato un “tag ambientale” per segnalare i progetti che contribuiscono al raggiungimento della neutralità carbonica e alla lotta al cambiamento climatico, attraverso la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.