La città emiliana vuole aumentare la sicurezza pedonale e ridurre i consumi, allo stesso tempo: parte la sperimentazione. Strisce pedonali di nuova generazione per dare un contributo, in un sol colpo, di sicurezza e sensibilità ambientale. Prendono il via questa settimana a Reggio Emilia i lavori per l’efficientamento e la messa in sicurezza di 15 attraversamenti pedonali, lungo le strade cittadine a traffico elevato (finanziati con 210.000 euro di risorse Pnrr). Gli interventi riguarderanno la sostituzione dell’impianto di illuminazione e il posizionamento di un sistema sperimentale di luci led a terra “per garantire una maggiore sicurezza per pedoni e ciclisti”, segnalano gli uffici comunali, in particolare nelle ore serali. I lavori riguarderanno 11 attraversamenti lungo la circonvallazione e, in un secondo momento non appena le condizioni stagionali e di traffico lo consentiranno (è un’operazione tecnica impegnativa che richiede tra l’altro il “taglio della strada” con conseguente impatto sulla viabilità), due ulteriori attraversamenti in via Newton e 2 in via Vico, ovvero la Via Emilia tra Cella e Gaida.“Aumentiamo la sicurezza pedonale- dice l’assessora alla Mobilità, Carlotta Bonvicini- e riduciamo i consumi energetici. Mi sembra un’ottima combinazione, una soluzione tecnologica che collochiamo, per ora in via sperimentale, in 15 attraversamenti di direttrici importanti, trafficate, costituite da rettilinei. C’è la circonvallazione, sempre più strada di ‘dialogo’ fra il centro storico e la prima cintura dei quartieri, sempre più dotata di servizi e infrastrutture ‘leggere’ per la mobilità pedonale e ciclabile. E c’è la via Emilia nel suo tratto più sofferente, quello che passa per Villa Cella, Cadè e Gaida”. Questo tratto di statale 9 “è al centro della nostra attenzione: è infatti prevista per il 2023- aggiunge l’assessora- la messa in sicurezza di tutto l’asse della Via Emilia, con un finanziamento di 2,4 milioni di euro. Nel frattempo, realizziamo altri interventi, di più immediata attuazione, che possano incidere positivamente sulla sicurezza”.