Durante la Seconda Guerra Mondiale, uno degli eventi più devastanti furono i bombardamenti degli Alleati. Una delle regioni maggiormente colpite fu l’Emilia-Romagna, che vide molti dei suoi cittadini, incluse giovani ebree ferraresi, vivere nel terrore delle incursioni aeree. Parallelamente, uno degli scontri militari significativi che si svolsero in Italia fu l’operazione Olive, una campagna degli Alleati lanciata nel settembre del 1944 per spezzare la Linea Gotica, la principale linea difensiva tedesca nel centro-nord Italia. Per mantenere viva la memoria di questi eventi e delle brutalità del periodo nazifascista, la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 400mila euro per finanziare 59 progetti di valorizzazione della storia e della memoria del Novecento. Questi progetti mirano non solo a commemorare le vittime e i combattenti di quel periodo, ma anche a educare le nuove generazioni attraverso iniziative culturali e l’uso delle moderne tecnologie digitali. Oltre a ciò, ulteriori risorse sono state destinate a tre luoghi emblematici: l’ex Campo di Fossoli a Modena, Casa Cervi a Gattatico in provincia di Reggio Emilia, e l’Isola degli Spinaroni a Ravenna. Questi siti sono simboli delle atrocità perpetrate dai nazifascisti e rappresentano i valori della Resistenza. L’intento è di restaurare e rendere accessibili questi luoghi storici, arricchendoli magari con percorsi multimediali e documentari digitali che possano coinvolgere e istruire i visitatori. Un progetto particolarmente innovativo finanziato dalla Regione prevede la narrazione, tramite tecnologie digitali avanzate, della ritirata della linea del fronte che avvenne tra il settembre del 1944 e l’aprile del 1945. Questo permetterà agli spettatori di comprendere meglio gli spostamenti e le strategie militari di quei mesi cruciali attraverso ricostruzioni in realtà virtuale e altri strumenti interattivi. Le misure adottate dalla Regione rientrano in un quadro più ampio di celebrazioni per l’80esimo anniversario della Liberazione, previsto per l’anno prossimo. L’obiettivo è di perpetuare il ricordo del periodo compreso tra l’8 settembre del 1943 e la primavera del 1945, un biennio caratterizzato da profonde tragedie ma anche da eroismi che portarono alla liberazione del Paese e alla nascita della Repubblica italiana. Come affermano Irene Priolo, presidente facente funzioni, e Mauro Felicori, assessore alla Cultura e al Paesaggio, l’iniziativa rappresenta uno sforzo straordinario per onorare un anniversario così significativo. Attraverso la digitalizzazione del patrimonio culturale, si intende trasmettere alle nuove generazioni la storia di questo importante periodo, mantenendo viva la memoria di un passato che, seppur doloroso, ha gettato le basi per il nostro presente democratico. Il successo di questo sforzo è testimoniato dall’esito positivo del bando regionale. Cinquantanove progetti di valorizzazione della memoria storica sono stati selezionati e finanziati. Associazioni culturali, istituzioni, Comuni e Unioni comunali hanno partecipato a questa iniziativa sia singolarmente sia in rete. Tra gli obiettivi