In Emilia-Romagna negli ultimi 17 anni dimezzate le infezioni da Hiv. Informare contro diagnosi tardive e pregiudizi.
Informare e informarsi può fare la differenza, soprattutto quando si parla di infezione da Hiv.
In Emilia-Romagna, negli ultimi 17 anni, si è registrato un calo costante del numero di persone che la contraggono: nel 2022 i casi registrati sono stati 162, contro i 368 del 2006, circa il 56% in meno. Un dimezzamento che interessa sia gli uomini che le donne e che rappresenta, complessivamente, un risultato importante.
Resta però alta – nel 2022 il 56% dei casi – la percentuale di coloro che giungono a una diagnosi Hiv tardiva, cioè persone diagnosticate sieropositive che presentavano già la sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) o con un numero di linfociti CD4 – i globuli bianchi responsabili della risposta immunitaria dell’organismo – basso, inferiore a 350 cellule/mm (una persona sana ha un numero medio di CD4 che oscilla tra i 500 e i 1.200).
Per questo motivo anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, il 1^ dicembre, la Regione Emilia-Romagna, assieme al Servizio sanitario regionale e a HelpAids e in collaborazione con Arcigay, Gruppo Trans APS e Plus Odv, promuove la campagna di sensibilizzazione e comunicazione “Il lato positivo” (https://www.helpaids.it/il-lato-positivo). Con un messaggio importante: “Amo la mia vita anche con l’Hiv. Grazie al test sono in terapia e non trasmetto l’infezione”.
Per bandire stereotipi o pregiudizi, per informare sull’importanza di sottoporsi al test – anonimo, semplice e gratuito – e per giungere, nell’eventualità, a una diagnosi precoce e a una presa in carico tempestiva che, attraverso la terapia antiretrovirale, non solo può salvare la vita, ma può tutelare la qualità stessa della vita che è possibile condurre.
L’iniziativa dà continuità al messaggio U equal U (U=U), che letteralmente significa “Undetectable=Untrasmittable”, ovvero “Non rilevabile = Non trasmissibile”: le persone in terapia antiretrovirale che hanno raggiunto una soppressione virologica stabile non trasmettono il virus dell’Hiv. È lo slogan internazionale, basato su evidenze scientifiche, adottato per la difesa dei diritti delle persone con Hiv in terapia antiretrovirale.