Accorto tra il Comune e la Repubblica per un piano strategico su trasporti, ambiente, sport e turismo
Nuovo patto di collaborazione tra Rimini e San Marino, questa volta più corposo e senza campanilismi. Con uno scambio ufficiale di note questa mattina, in presenza del segretario di Stato per gli Affari Esteri di San Marino, Luca Beccari, e del sindaco Jamil Sadegholvaad, parte infatti un’intesa istituzionale “che, per la prima volta nella storia delle ottime relazioni di contiguità territoriale, stabilirà una serie articolata di progetti sinergici e collaborazioni tra la più antica Repubblica del mondo e la città di Rimini”, si legge nel testo concordato dalle due istituzioni.
Comincia un percorso verso “una pianificazione strategica integrata, interterritoriale e intersettoriale tra i territori”, più che altro “una sorta di piano strategico condiviso su ambiti di comune interesse”: infrastrutture, trasporti, logistica, transizione ecologica, cultura, sviluppo economico e turismo, sport e benessere, “in un’ottica sostenibile e all’insegna di una fase nuova”, assicurano Titano e Comune.
Posto che l’accordo a due non rappresenta “una forma antagonista della dimensione della governance dei singoli territori”, ci si muoverà nel solco del ‘super piano strategico’ anche “in considerazione della recente partenza di un processo di area vasta Romagna”. Per concretizzare l’accordo vengono istituiti un Comitato Promotore Istituzionale, formato da otto membri politici della Repubblica di San Marino e del Comune di Rimini, e un board tecnico.
Si svilupperanno poi tavoli di lavoro chiamati Focus Group, che saranno costituiti dai membri del board tecnico e si riuniranno per ciascun ambito almeno tre volte all’anno. Secondo Beccari “rilanciamo sensibilmente la collaborazione tra realtà contigue e da sempre intrecciate e interconnesse nelle sfide della crescita economica, sociale e culturale”, mentre aggiunge Sadegholvaad: “Noi abbiamo bisogno di San Marino e San Marino ha bisogno di noi. Occorre abbattere uno steccato invisibile a colpi di progetti concreti da cui tornare, insieme, a rialzarci”.
fonte www.dire.it