Il presidente Bonaccini a Bruxelles: “Ripartire dalle persone. Il Patto per il Lavoro e per il Clima visto come esempio virtuoso”Una ricostruzione post pandemia che parta dalle persone. Per una crescita che sia equa e di tutti, capace di tenere insieme ambiente, economia e lavoro, di rafforzare le reti di welfare. Con la leva dell’istruzione e della formazione da un lato, degli investimenti in ricerca e innovazione dall’altro, per realizzare la transizione ecologica e quella digitale in un quadro di più forte giustizia sociale. Una impostazione sulla quale c’è piena sintonia fra l’agenda europea e la programmazione regionale dell’Emilia-Romagna, come ha avuto modo di verificare il presidente Stefano Bonaccini in tutti gli incontri avuti a Bruxelles con i vertici delle istituzioni comunitarie. Un’intesa che si è tradotta nel grande interesse e attenzione da parte dei Commissari europei per il Patto per il Lavoro e per il Clima sottoscritto in Emilia-Romagna dalla Regione con tutte le parti sociali, giudicato “un esempio virtuoso”. E c’è forte interesse per come l’Emilia-Romagna formalizzerà la propria programmazione dei fondi strutturali europei, superando nettamente i target fissati dalla Commissione Ue. Così sul Piano regionale per azzerare liste d’attesa e rette dei nidi, facendone un servizio universalistico nell’arco della legislatura, da realizzare per la prima volta attraverso l’utilizzo dei fondi europei.
Una sintonia che ha portato alla condivisione di dossier fondamentali per l’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di trovare insieme le soluzioni, a salvaguardia dell’occupazione e del tessuto socioeconomico regionale: ETS, il sistema europeo per lo scambio di quote di emissione, e distretto ceramico; agroalimentare e tutela dei prodotti Dop e Igp; contrasto alle delocalizzazioni di siti produttivi da parte di Gruppi e multinazionali.
Piano nidi, ETS, tutela Dop-Igp, stop delocalizzazioni: gli incontri
Insieme al presidente Bonaccini, nella missione a Bruxelles il sottosegretario alla presidenza della Regione, Davide Baruffi, e il capo di gabinetto, Andrea Orlando.
La missione regionale si è sviluppata nell’arco dell’intera giornata di ieri. In mattinata il videocollegamento con il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, poi gli incontri con la Rappresentanza permanente a Bruxelles, delegazioni europarlamentari e tre Commissari europei.
In apertura il punto generale su tutte le principali questioni con l’ambasciatore Pietro Benassi, Rappresentante permanente d’Italia presso la Ue e, tra l’altro, coordinatore dei rapporti tra le Regioni e il Consiglio UE, per un reciproco aggiornamento e una messa a punto dei principali dossier di interesse dell’Emilia-Romagna.
Così come a tutto campo è stato il confronto col Commissario europeo Paolo Gentiloni (Affari economici), in particolare sulla realizzazione del PNRR e l’utilizzo efficace dei fondi per l’Italia, nonché sulla riforma del patto di stabilità europeo.
Helena Dalli, Commissaria europea all’Uguaglianza, ha pienamente approvato il Piano per azzerare liste d’attesa e rette per i nidi, riconoscendone la piena sintonia con il pacchetto di misure da lei varato: la Regione, per la prima volta, impiegherà le risorse dei fondi strutturali e la Commissaria si è impegnata a venire in Emilia-Romagna per approfondire e sostenere il progetto. Una misura, che anticipa lo sforzo del Governo italiano, avendo resi noti ieri il premier Mario Draghi proprio gli impegni per i nuovi nidi in Italia. Interesse della Commissaria anche per il piano di contrasto alla violenza di genere appena licenziato dall’Emilia-Romagna.
Al Commissario Nicolas Schmit (Occupazione, Affari sociali e integrazione), Bonaccini ha posto con forza il tema delle delocalizzazioni, facendo l’esempio concreto della Saga Coffee di Gaggio Montano, sull’Appennino bolognese: imprese che spostano la produzione in altri Paesi europei (soprattutto ad Est) solo per risparmiare sul lavoro. La Regione ha un obiettivo opposto: sostenere imprese che investono su una occupazione di qualità, esercitando fino in fondo la propria responsabilità sociale. Il Commissario ha ricordato come ieri fosse in discussione la sua proposta di salario minimo europeo proprio per contrastare queste pratiche e ha manifestato interesse a venire in Emilia-Romagna per approfondire la tematica insieme al Governo italiano, con il ministro Andrea Orlando, e ad una regione manifatturiera ai vertici per export. È stata l’occasione anche per confrontarsi sul nodo della transizione ecologica per il distretto ceramico e la Motor Valley, dove le aziende sono impegnate su innovazione e conversione dei processi produttivi a tutela dell’ambiente. Schmit si è detto pienamente d’accordo nella tutela delle produzioni rispetto alle condizioni praticate dai paesi extra-UE e ha riconosciuto l’eccellenza della produzione ceramica italiana, definendola eccellenza europea nel mondo, e che, come tale, vada riconosciuta e salvaguardata.
Molto positivo anche l’incontro con Hugo Sobral, capo di gabinetto della Commissaria Elisa Ferreira, responsabile dei fondi strutturali: colpisce la programmazione unitaria fatta dall’Emilia-Romagna per tutti i fondi europei, come auspicato dalla Commissione, che teme invece come l’urgenza dell’impiego del Next Generation EU possa comportare un ritardo e un uso non armonico dei fondi strutturali. Il tema sarà al centro di un prossimo e specifico approfondimento a inizio dicembre, quando la vicepresidente Elly Schlein sarà a Bruxelles a presentare in anteprima i programmi regionali che, in linea col passato, la Regione vuole chiudere in tempi record. Insieme si lavorerà poi all’ulteriore miglioramento della capacità di impegno e spesa dei fondi Ue, già molto alta in Emilia-Romagna rispetto all’Italia, per allinearsi alle regioni più virtuose ’Europa.
Dopo un lungo stallo, sembra fare passi avanti l’azione congiunta sul tema ETS-distretto ceramico, anche nell’ambito del ‘Fit for 55’, il pacchetto di proposte della Commissione Ue per tagliare del 55% le emissioni di euro entro il 2030 le emissioni dei veicoli. Impegno che la Regione condivide, avendo fissato nel Patto per il Lavoro e per il Clima obiettivi ancor più ambiziosi per mettersi alla testa della transizione ecologica; ma l’Emilia-Romagna si conferma anche in forte pressing per rendere compatibili i processi avviati nei settori più esposti, a partire da quello ceramico, e per la prima volta c’è una reale interlocuzione e una presa in carico da parte della Commissione europea, in stretto raccordo col Governo anche tramite la Rappresentanza permanente, per ricercare una soluzione che tuteli gli sforzi del comparto verso sostenibilità e qualità.
Uno spazio importante è stato dedicato anche agli incontri con gli europarlamentari: tra i dossier affrontati con loro, su tutti il tema della difesa dei prodotti agroalimentari Dop e Igp, di cui l’Emilia-Romagna detiene il record in Europa. In particolare, la tutela dell’Aceto balsamico tradizionale di Modena e Reggio Emilia Dop e l’Aceto balsamico di Modena Igp, minacciati dal disco verde che una legge della Slovenia darebbe a possibili falsi balsamici prodotti. Una battaglia di contrasto e interdizione che richiede un presidio costante sia del Governo italiano sia a Bruxelles, dove c’è l’impegno di tutti a “verificare e non lasciar passare nulla”. Anche su questo dossier tornerà presto a Bruxelles la Giunta dell’Emilia-Romagna, con l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi. Infine, è in corso di predisposizione una ulteriore missione sui temi delle infrastrutture e del turismo con l’assessore Andrea Corsini.