Un cambio di passo nella pubblica amministrazione, che in ogni settore renda più facile la vita di cittadini e imprese, senza abbassare la guardia su legalità e rispetto delle regole.
Grazie al Patto per la semplificazione, che la Regione Emilia-Romagna ha predisposto e condiviso con i sottoscrittori del Patto per il Lavoro e per il Clima, di cui la nuova intesa diventa parte integrante, a partire da enti locali, istituzioni e parti sociali. Documento che la Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha presentato proprio ieri in Assemblea legislativa.
Provvedimenti – questo uno degli obiettivi principali – che permettano all’intero sistema regionale di poter gestire in maniera efficace le risorse straordinarie in arrivo in Emilia-Romagna, previste sia nella nuova programmazione dei fondi comunitari sia nel PNRR, per una ricostruzione post pandemia basata sull’accesso semplificato ai servizi e alle prestazioni della Pubblica amministrazione.
Il nuovo Patto
Undici linee d’azione e 78 misure di semplificazione trasversali distribuite nei seguenti comparti: opere, affidamenti e contratti pubblici; agricoltura; imprese; ambiente ed energia; edilizia e territorio; lavoro; formazione; cultura; giustizia; sanità e sociale.
Alcuni esempi pratici: riduzione e rafforzamento delle stazioni appaltanti; pratiche edilizie informatizzate per facilitare il ricorso al superbonus edilizio 110% e la rigenerazione urbana. Ancora: banche-dati catastali e calcolo digitale del contributo di costruzione; imposta di bollo per via digitale e accesso diretto alle fatture elettroniche per le imprese.
Si arriva poi alla standardizzazione dei costi per le aziende e per gli enti di formazione, fino alla condivisione di dati tra Inps e Agenzia Regionale per il Lavoro per ridurre oneri in capo a cittadini e imprese.
Il percorso della semplificazione
Il nuovo Patto si basa sul rafforzamento organizzativo e la qualificazione delle risorse professionali pubbliche e private, il rafforzamento del processo di digitalizzazione e la legalità, valore fondativo e irrinunciabile.
Un percorso che sarà articolato per fasi successive di azione, con la valutazione puntuale dei risultati raggiunti, con anche l’avvio di progetti di sperimentazione circoscritti che consentano una misurazione in tempo reale dei traguardi possibili.
Fondamentale è continuare a investire da un lato nella Data Valley regionale, dall’altro nella diffusione di competenze digitali che garantiscano pari opportunità alle persone e competitività alle imprese, impedendo che l’innovazione accresca distanze sociali e territoriali.
La semplificazione non sarà una de-regolamentazione, così come le misure di riduzione degli oneri e la revisione di alcune delle modalità tipiche dei controlli amministrativi, non possono in alcun modo pregiudicare la tutela dei diritti e della legalità.