La Regione onora la memoria di un medico molto amato, per anni docente e tutor del corso. Riconoscimento economico al vincitore
Un Premio per ricordarlo, e per passare il suo testimone e il suo esempio alle nuove generazioni di medici.
La Regione Emilia-Romagna, accogliendo con convinzione la proposta della moglie, onora la memoria del dottor Marcello Salera con l’istituzione di un Premio a suo nome “per la migliore tesi del corso triennale di formazione specifica in Medicina generale della Regione Emilia-Romagna”, già a partire da quest’anno.
Chiunque, a Bologna, lo abbia avuto come medico di base ha potuto apprezzarne la competenza, l’abnegazione, la passione con cui svolgeva il proprio lavoro, ma anche la straordinaria umanità. La capacità di saper dedicare a ogni paziente tempo, ascolto, sostegno: qualità che lo hanno reso un dottore “speciale” e molto amato. Non solo, perché il dottor Salera era un punto di riferimento anche per i giovani medici che frequentavano il corso di formazione specifica in Medicina generale, di cui fu docente e tutor dal 1994 al 2017.
Così, a meno di un anno dalla sua scomparsa avvenuta lo scorso luglio, la Giunta regionale, con una delibera approvata ieri, ha sancito formalmente la nascita del Premio, che permetterà di assegnare 4.000 euro al vincitore o alla vincitrice, cioè a chi, a giudizio della Commissione esaminatrice degli esami finali del corso, avrà realizzato il miglior elaborato finale tra tutti quelli presentati, entro il 31 luglio 2021, dai medici iscritti al triennio 2017/2020.
Nato su proposta e grazie alla donazione della moglie, Valeria Paola Babini, che è stata docente di Storia della Scienza all’Università di Bologna e ha espresso la volontà anche per il futuro di contribuire finanziariamente all’erogazione del Premio, il riconoscimento sarà assegnato ogni anno e avrà una chiara finalità: “stimolare la valorizzazione del percorso formativo in medicina generale, incoraggiare i futuri medici di famiglia ad approfondire tematiche scientifiche, nonché tecniche relazionali e di ascolto che non solo qualificano la professione ma la rendono unica nella sua specificità”. Quindi le tesi dovranno offrire contributi allo studio di argomenti strettamente connessi a queste tematiche.