In regione 7.700 imprese con circa 38 mila addetti e un export di 7,7 miliardi. Colla: “Risorse europee e del Pnrr, per accompagnare progetti di filiera”
“Entro il prossimo mese di giugno insedieremo un tavolo sul fashion regionale con tutti gli interlocutori del sistema della moda emiliano-romagnola. L’obiettivo quello di realizzare una piattaforma per rilanciare i settori del tessile e del calzaturiero puntando su ricerca e sviluppo”.
Lo ha annunciato a Bologna l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, nella sede della Fondazione Fashion Research Italy dove ha visitato, insieme al fondatore della Fondazione stessa, Alberto Masotti, lo spazio espositivo e i caveau dove sono conservati disegni tessili e libri campionario che coprono un periodo storico che va dai primi dell’800 ai primi decenni degli anni 2000: non solo Made in Italy ma anche pezzi provenienti dal mercato antiquario di Paesi esteri, fra cui il Giappone e la Cina.
Il comparto moda in regione oggi conta più di 7.700 imprese per la parte manifatturiera con circa 38 mila addetti, un export di 7,7 miliardi di euro, il 21% delle esportazioni nazionali. E se alla parte manufatturiera si aggiunge la componente terziaria legata alla filiera della moda – con più di 25 mila imprese che impiegano quasi 50 mila addetti – il fashion made in Emilia-Romagna raggiunge quasi 33 mila imprese e 87 mila addetti.
Per tracciare la strategia, con la Regione siederanno attorno al tavolo Confindustria, Cna, Confartigianato, Organizzazioni sindacali, Università, Unioncamere Emilia-Romagna, Carpi Fashion System, distretto di San Mauro Pascoli con il Cercal, le Istituzioni e la stessa Fondazione Fashion Research Italy.
E proprio Fondazione Fashion Research Italy in autunno lancerà “Punto sostenibilità 4.0: ricerca, formazione e innovazione per la svolta sostenibile e digital delle imprese artigiane di moda”, un progetto del valore di 195 mila euro che la Regione ha finanziato con un contributo di 101 mila. Uno strumento di supporto concreto alle realtà di tutte le dimensioni che hanno sposato o che stanno intraprendendo un percorso di conversione dei loro processi in ottica sostenibile che FFRI si propone di affiancare grazie alla consultazione di materiali e accessori tessili con caratteristiche di sostenibilità, provenienti dal catalogo dei fornitori italiani più impegnati in ambito green, alla guida di consulenti esperti e all’aggiornamento delle risorse da dedicare a questo asset.
Anticipato a Colla lo studio di un progetto da condividere per una piattaforma marketplace digitale che unisca le manifatture della moda e le aiuti a raggiungere i mercati esteri che con forza sempre maggiore chiedono un prodotto Made in Italy di eccellenza.
Fondazione Fashion Research Italy (FFRI)
Fondazione no-profit costituita nel 2015 a Bologna da Alberto Masotti (ex patron e fondatore di La Perla) con la volontà di affiancare le manifatture moda attraverso attività didattiche, archivistiche e di innovazione. La Fondazione rivolge ai professionisti percorsi di aggiornamento e specializzazione in linea con l’accelerazione continua del progresso, dedicati a heritage, digitalizzazione e sostenibilità.
Al comparto moda e design Fondazione Fri propone inoltre un prezioso patrimonio di creatività: una library di 5.000 volumi e un archivio di textile design di 30.000 disegni su carta e tessuto. Pezzi unici, antichi e moderni, completamente digitalizzati a disposizione di uffici stile, designer e studiosi in cerca di ispirazione per le proprie collezioni.