Un piccolo grande gesto per ricordare le vittime innocenti delle mafie, che ha i colori della bandiera italiana.
E’ la Tribuna della Legalità, gli spalti del campo sportivo “Galetti” di San Venanzio di Galliera (Bo) che, grazie a un progetto cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, da oggi riporteranno i nomi di una trentina di persone, in rappresentanza delle oltre mille che hanno perso la vita a causa della criminalità organizzata.
Una testimonianza per quanti hanno compiuto il proprio dovere fino all’estremo sacrificio, ma anche per tante persone, tra le quali molti bambini, che sono state vittime incolpevoli della criminalità, idealmente abbracciandole tutte nel Tricolore che rappresenta lo Stato, quel bianco rosso e verde di cui sono state ridipinte le tribune dello stadio.
Stamattina l’inaugurazione, con la partecipazione del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, del sindaco di Galliera, Stefano Zanni, del prefetto di Bologna, Francesca Ferrandino, di Paolo Setti Carraro, fratello di Emanuela, moglie del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Damiano Tommasi, dirigente sportivo ed ex grande calciatore, e di Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico.
Il progetto del Comune di Galliera non si esaurisce qui: la “La Tribuna della Legalità” verrà accompagnata da una serie di iniziative pubbliche di promozione della cultura legalitaria. In particolare, nella stessa direzione va la realizzazione di un totem illustrativo dei nominativi delle vittime e una pubblicazione specifica con maggiori elementi biografici. Il progetto prevede inoltre un ciclo di incontri nella scuola primaria e secondaria di I^ grado sulla cultura della legalità e contro mafie, corruzione e illegalità.
Il costo del progetto è stato di oltre 18mila euro, con un contributo della Regione di 9mila euro.
Solo nel 2021 la Regione ha finanziato 39 progetti presentati da enti locali e università per iniziative e interventi sul territorio in Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, per l’investimento di circa 1,6 milioni di euro. Progetti sostenuti dalla Regione con un contributo di quasi un milione di euro, nell’ambito delle proprie politiche per la legalità e la prevenzione del crimine organizzato.