Situato a Bologna in una location unica ed elegante, in prossimità di Porta Europa (la tredicesima porta all’ombra delle due torri), La Porta è il ristorante perfetto per festeggiare le occasioni speciali, grazie ai suoi tanti plus: l’esclusiva proposta enogastronomica, l’ambiente caldo e raffinato, il servizio accurato, la zona riservata per gli aperitivi, la confortevole cigar room di ultima generazione, una ricca cantina con le migliori etichette italiane e del mondo, e l’ampia distanza tra i tavoli, che garantisce la massima riservatezza.
New entry del ristorante è il giovanissimo chef di origini partenopee Pasquale D’Aniello che ha portato in cucina i sapori mediterranei della sua terra natia. Campano, di Sant’Antonio Abate, si è formato con i grandi maestri della cucina italiana, partecipando a molti eventi del settore, per poi approdare 11 anni fa a Bologna, dove ha lavorato in importanti realtà nel panorama della ristorazione. Legato alla tradizione culinaria campana, D’Aniello propone piatti ricercati ma al tempo stesso semplici, da assaporare lentamente per cogliere il legame profondo tra l’accurata selezione delle materie prime e le tecniche di cottura utilizzate per esaltarle e preservarle.
Con attenzione e cura, gestisce la brigata de La Porta Restaurant, forte della sua identità e professionalità, creando menu che strizzano l’occhio anche alla cucina vegetariana e vegana, valorizzando con armonia l’equilibrio dei contrasti.
Sperimentando nuove tecniche e accostamenti, nel menu de La Porta a Bologna lo chef punta molto sul pesce, non tralasciando però proposte legate alla tradizione bolognese – con un immancabile tocco gourmet – come i tortellini. Al centro c’è la ricerca sul territorio delle materie prime adatte ad ogni piatto e il conseguente studio delle peculiarità e degli accostamenti fra ingredienti.
«L’obiettivo per il futuro? Puntiamo alla conquista di una stella Michelin – questo il sogno dello chef D’Aniello che però rimane con i piedi per terra: In cucina ci vuole impegno e fatica. Sogniamo la stella ma procediamo a piccoli passi». Il ristorante La Porta a Bologna grazie alla sua cucina ricercata è già stato segnalato all’interno della Guida Michelin. «All’interno di un’avveniristica struttura, distesa come un ponte sulla via Stalingrado, La Porta Restaurant è uno spazio poliedrico: dal garage si accede alle leccornie del caffè, a pranzo apre il bistrot con proposte semplici, mentre per i gourmet l’appuntamento è serale con il ristorante dalle eleganti decorazioni in legno e cucina creativa, talvolta su basi regionali».
Il ristorante propone tre menu degustazione: i Sapori della tradizione (50 euro a persona) con piatti tipici bolognesi come i tortellini in brodo e la cotoletta alla bolognese; i Sapori dell’Appennino (60 euro a persona) con piatti montani come i cappellacci di patata fondente e anatra arrosto; i Sapori del Mediterraneo (75 euro a persona) con piatti a base di pesce come i passatelli con baccalà, uvetta e salsa di pinoli.
Tra i piatti del menu alla carta La Porta propone: la tagliatella di seppia con guazzetto di finocchio e aria di pompelmo rosa; il tubettino in zuppetta di mare, conchigliacei e prezzemolo, una specialità dello chef che ha voluto rivisitare il tradizionale risotto ai frutti di mare; lo sgombro in crema di patate ai cereali aioli e prezzemolo. Infine per concludere la cena una ricca selezione di dolci creati dalle sapienti mani della pasticcera Sara Daolio come la tartelletta sablè breton con pistacchio, caramello e lampone. All’attenzione riposta in cucina, si affianca quella impiegata nella selezione delle etichette presenti nella carta dei vini: oltre 300 nomi custoditi nella preziosa cantina a vista.
Il management del locale crede fortemente nella multiculturalità e nell’unione di usanze diverse come mezzo per raggiungere una maggiore completezza sia in cucina che in sala. Lo staff, infatti, è composto da giovani professionisti provenienti da ogni angolo d’Italia e del mondo: ogni regione italiana trova rappresentanza presso La Porta Restaurant, una storia di integrazione e inclusione che racconta gli ideali perseguiti dal locale.
Da oltre un anno inoltre La Porta Restaurant ha voluto catalogare la propria comunicazione in sette parole chiave: i luoghi, la ricerca, l’esperienza, l’eleganza, l’empatia, la cura, la passione. Parole che vengono racchiuse nel mood “La Porta Restaurant, un senso di ristorazione”, inteso come dare un senso a tutto ciò che riguarda il locale: dalla gestione verde del personale, alla ricerca sui prodotti, al luogo come comunità di riferimento, ad iniziative a favore di altri come quelle organizzate assieme ad Azione contro la Fame, di cui sono ambasciatori da cinque anni. In particolare, per ciò che riguarda le materie prime lavorate in cucina, La Porta tende a preferire opzioni che prestano maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale.
fonte www.mentelocale.it