La Casa Gialla del Pilastro è pronta per la sua nuova vita: l’edificio accanto alla biblioteca Luigi Spina, in via Casini 3, è stato inaugurato il 17 giugno 2021 dal Sindaco Virginio Merola e dal presidente del Quartiere San Donato-San Vitale, Simone Borsari, al termine dei lavori di riqualificazione. Diventerà un nuovo centro di produzione culturale dedicato ai giovani. L’immobile è stato assegnato al settore Biblioteche comunali: insieme alla biblioteca Spina programmerà l’attività con gli stessi giovani e adolescenti per far diventare la Casa Gialla un centro di produzione culturale e creativo e contemporaneamente un’estensione della biblioteca. Nel progetto per la Casa Gialla, oltre al settore Biblioteche e alla Spina, sono coinvolti l’ufficio Reti del Quartiere San Donato-San Vitale; la Fondazione per l’Innovazione Urbana (Fiu) per la progettazione e l’attuazione delle modalità partecipative, insieme alla consulente Antonella Agnoli e al contributo delle tirocinanti del corso GIOCA (Gestione e Innovazione delle Organizzazioni Culturali e Artistiche) dell’Università di Bologna; Radioimmaginaria, il network radiofonico europeo per adolescenti. Proprio con Radioimmaginaria è partita una call per ricercare un giovane o una giovane da coinvolgere in un percorso di formazione-lavoro retribuito come “referente d’antenna” di quella che sarà la stazione di web radio targata Casa Gialla: per partecipare bisogna inviare la propria candidatura entro il 20 giugno a radioimmaginaria@gmail.com. La Casa Gialla aprirà in autunno al pubblico e sarà gestita da personale del Comune di Bologna: nel frattempo, nel corso dell’estate, si lavorerà all’analisi dei bisogni con interviste, questionari e laboratori di immaginazione civica e progettazione creativa, coinvolgendo i cittadini, le associazioni culturali, i servizi e le realtà della zona.
I lavori di riqualificazione
La riqualificazione della Casa Gialla è una delle azioni del Piano Periferie ed è stata finanziata con 610.000 euro. I tecnici del settore Lavori Pubblici del Comune di Bologna hanno eseguito la progettazione e coordinato i lavori iniziati nel febbraio 2020. Il cantiere si è fermato dall’11 marzo al 4 maggio del 2020 a causa della pandemia.
I lavori hanno riguardato tra l’altro:
- il rifacimento totale della copertura con utilizzo di travi di legno;
- il rifacimento dei solai con struttura in legno;
- la sostituzione degli infissi esterni;
- l’adeguamento ai requisiti di prestazione energetica;
- la realizzazione della cappotto termico esterno.