Sbarca in Regione Emilia-Romagna “Azzurra: la grande storia della Nazionale”, esposizione di cimeli e ricordi provenienti dal Museo del Calcio di
Sbarca in Regione Emilia-Romagna “Azzurra: la grande storia della Nazionale”, la mostra dedicata alla Nazionale italiana di calcio con tanto di coppa vinta agli Europei di luglio. Per lanciarla, oggi, al fianco del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ci sono tra gli altri Marco Tardelli e Gianluca Pagliuca. Dopo aver fatto tappa fino al 12 settembre nel Museo del Tricolore di Reggio Emilia, la città dove si è giocata la partita di qualificazione ai prossimi Mondiali contro la Lituania, e in attesa di trasferirsi a Modena, terza e ultima location regionale, oggi dunque tocca a Bologna. Arrivano in Regione tanti cimeli e ricordi provenienti dal Museo del Calcio di Coverciano, a partire quindi dalla coppa appena conquistata agli Europei dai ragazzi di Roberto Mancini: il trofeo è visibile oggi, mentre la mostra resterà aperta fino al 26 settembre in Assemblea legislativa.
“Non è stato facile portare la coppa, tutti la vogliono oggi“, segnala Matteo Marani, bolognese, giornalista sportivo e presidente della Fondazione Museo del Calcio di Coverciano, che insieme a Bonaccini ha lavorato all’approdo in città dell’esposizione e che aggiunge in sala: “C’è poi una maglia cui siamo particolarmente affezionati, la maglia numero 7 di Giacomo Bulgarelli di Italia-Brasile del 1963”.
Sorride Tardelli arrivando in Regione e parlando con i giornalisti: “Se sono emozionato? Dovete emozionarvi voi, io le emozioni le ho già avute. È molto bello rivedere tutte queste cose, c’è anche la valigia di Enzo Robotti, che è stato anche il mio allenatore. La Nazionale più bella della storia? La mia…”. Anche Pagliuca, terzo come presenze in assoluto e l’unico che ha giocato tre Mondiali tra gli emiliano-romagnoli, sembra emozionato: “Ritrovare la mia terza maglia di Francia ’98 è un bel vedere. La Nazionale più amata da me è quella dell’82, ma ho nel cuore sempre anche Pasadena a Usa ’94, che ho giocato: per un soffio non raggiungemmo l’obiettivo. Essere qui è una grande soddisfazione, è bello ma allo stesso tempo è anche brutto, perché vuol dire- ammette Pagliuca- che sei diventato vecchio. Prendiamolo come un complimento. L’Italia di Mancini ha fatto un capolavoro agli scorsi Europei, è stata preparata molto bene e avevo pronosticato che sarebbe stata una delle due probabili protagoniste alla competizione, e così è stato”. Aggiunge altro colore Bonaccini: “Io ho tenuto la delega allo Sport, da presidente di Regione, come rivincita per non aver potuto fare nella vita il calciatore, e invece mi ritrovo a fare per qualche anno il presidente di Regione. L‘unico rammarico è quello di non essermi fatto marcare dal consigliere regionale Igor Taruffi (presente in sala tra le risate, ndr), perché avrei certamente messo nel pallottoliere parecchi gol”.
fonte agenziadire.it