Il Piano Strategico dei Musei Civici di Bologna è stato presentato ufficialmente lunedì 3 febbraio con un evento in Biblioteca Salaborsa. Il Piano ha una programmazione quinquennale (2025-2029) e pone un’attenzione particolare alla relazione tra cultura, ricerca, innovazione e benessere. È finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027 – Priorità 7 – all’interno del Progetto BO7.5.1.1.b dei musei comunali felsinei “I musei come leva di sviluppo turistico e promozione dei talenti”.
I Musei Civici di Bologna hanno registrato negli anni una straordinaria crescita in termini di persone e partecipazione alle attività culturali: dal 2022, anno in cui è stato istituito il Settore Musei, fino al 2024 vi è stata una variazione percentuale del +42%. Nel 2024, i numeri delle persone che hanno visitato le collezioni museali hanno superato quelli del periodo pre-Covid e la percentuale degli utenti internazionali ha eguagliato quella degli utenti Bolognesi e metropolitani, arrivando a circa il 38%. I dati testimoniano l’efficacia delle iniziative intraprese e il crescente coinvolgimento dei pubblici, consolidando il ruolo dei Musei Civici di Bologna come pilastro fondamentale del panorama culturale della città.
Sei sono gli assi strategici del Piano, ovvero le direzioni prioritarie che guidano la sua intera definizione, coerenti con le linee di mandato comunale e il paradigma dello sviluppo sostenibile contenuto nell’Agenda 2030:
- innovazione
- valore sociale
- sostenibilità
- partecipazione
- collezioni
- networking
Una grande innovazione introdotta dal Piano è l’avvio della Prescrizione Culturale all’interno dei Musei Civici. Questo approccio, già sperimentato con successo in alcuni paesi europei, riconosce il valore della cultura come strumento di benessere psicofisico. I musei diventano spazi di cura e rigenerazione, proponendo attività e percorsi dedicati a diverse fasce di pubblico, inclusi i soggetti fragili, per migliorare la qualità della vita attraverso l’esperienza culturale. Ciò può realizzarsi grazie alla progettualità congiunta con l’AUSL – Servizio Sanitario Regionale e la Regione Emilia-Romagna.
Il Piano prevede:
- un incremento progressivo delle risorse
- un piano di sviluppo economico-finanziario e di relativo monitoraggio strutturato
- la co-creazione di un nuovo Sistema Museale cittadino e metropolitano (all’interno del sistema museale regionale) caratterizzato da una governance condivisa e da una rete museale interconnessa che coinvolge stakeholder istituzionali, professionisti del settore e comunità locali
Questo approccio permette di trasformare le singole risorse culturali della città di Bologna in una rete museale fluida e dinamica, capace di dialogare con tutto il territorio e di rispondere in modo efficace alle esigenze dei pubblici. In questo processo, l’innovazione tecnologica è un pilastro fondamentale. Grazie alla creazione di una Digital Library centralizzata (finanziata nell’ambito del PR-FESR 2021-2027/Azione 2.8.3), alla digitalizzazione delle collezioni, e a nuove strategie di comunicazione di Sistema, i musei si aprono a un pubblico globale, rendendo le informazioni più accessibili e fruibili in modo inclusivo e democratico. L’obiettivo è abbattere le barriere, permettendo a cittadini, studiosi e visitatori di interagire con il patrimonio culturale bolognese in modo diretto.
Il nuovo Piano Strategico prevede inoltre l’attivazione di Progetti Pilota innovativi e scientificamente misurabili, concepiti come veri e propri laboratori di partecipazione attiva. Questi progetti consentiranno di testare nuove modalità di fruizione e interazione con il pubblico, mettendo al centro la co-creazione e l’attivazione civica.