Dall’autoconsumo collettivo fino alle Comunità energetiche rinnovabili, le CER: in Emilia-Romagna la transizione ecologica parte da e con i cittadini.
Una doppia crisi. È quella esplosa negli ultimi tempi, evidente e manifesta sotto gli occhi di tutti: energetica (legata alla guerra in Ucraina) e climatica, causata del surriscaldamento globale. Entrambe hanno una matrice comune, l’uso dei combustibili fossili.
Ma per il futuro del pianeta serve altro: occorrono alternative urgenti per realizzare davvero quello che tutti chiedono a gran voce – scienziati, esperti, politici, cittadini, fino al Papa –, ovvero la transizione ecologica.
Le esperienze per affrancarsi dal fossile non mancano.
In Europa ci sono realtà già impegnate per la produzione di energia rinnovabile, la fornitura di energia, la mobilità elettrica, l’efficienza energetica, la flessibilità. All’interno del pacchetto di misure “Energia pulita per i cittadini europei” (Clean Energy for all Europeans), l’Unione europea ha approvato la direttiva 2018/2011/Ue, nota come direttiva Red II, che punta alla promozione delle fonti rinnovabili, disciplinando l’autoconsumo collettivo e le Comunità energetiche rinnovabili, le Cer.
Dello scenario europeo ci parla Chris Vrettos, finance project manager per REScoop.eu, la Federazione europea delle cooperative energetiche dei cittadini.