Il Comune di Reggio Emilia aderisce al “Patto per la Casa”: opportunità per inquilini e proprietari di alloggi
Il programma della Regione Emilia-Romagna prevede garanzie ed incentivi fiscali per i proprietari che mettono a disposizione gli alloggi sfitti
Nel Comune di Reggio Emilia le molteplici opportunità di studio e di lavoro hanno contribuito ad alimentare il mercato degli affitti. Oggi su circa 80mila famiglie residenti, oltre 15mila vivono in affitto (dati Nomisma, 2024). Un mercato dell’affitto che presenta molte complessità sia per gli studenti e i lavoratori provenienti da fuori provincia che per le famiglie già residenti.
Nonostante la presenza di numerosi alloggi sfitti, stimati in oltre 3mila appartamenti (dati Comune di Reggio Emilia e UniMoRe 2024), la mancanza di alloggi disponibili per la locazione unitamente a canoni economicamente troppo onerosi rappresentano i principali ostacoli che anche le famiglie con redditi da lavoro stabile, in cerca di una abitazione in affitto, si trovano ad affrontare.
Per incoraggiare il mercato delle locazioni e offrire soluzioni a tante famiglie alla ricerca di un alloggio sostenibile, ma allo stesso tempo garantire e tutelare i diritti dei proprietari, il Comune di Reggio Emilia ha aderito al “Patto per la Casa” della Regione Emilia-Romagna, il programma regionale che prevede opportunità per gli inquilini e garanzie ed incentivi fiscali per i proprietari di alloggi.
Durata del contratto inferiore rispetto al contratto a libero mercato e rapido rientro in disponibilità dell’alloggio per i proprietari, ma anche particolari agevolazioni fiscali, come l’aliquota IMU dedicata pari al 7,6/1000 sulla quota già ridotta del 25% dell’IMU ordinaria (10,60/1000) e cedolare secca al 10% assicurano un importante risparmio anche su appartamenti di piccole dimensioni.
Il Programma regionale affida all’Agenzia per l’Affitto delle Aziende Casa della Regione Emilia-Romagna, tra cui Acer Reggio Emilia, l’attivazione e la gestione del “Patto per la Casa”.
La convenzione prevede due modalità: il proprietario potrà scegliere se affidare all’Agenzia per l’Affitto l’attività di intermediazione e ricevere supporto e garanzie (Modalità di intermediazione di Tipo B); oppure potrà stipulare il contratto di locazione con l’Agenzia che a sua volta concederà l’alloggio all’inquilino con contratto di sub-locazione (Modalità diretta Tipo C).
Il Comune di Reggio Emilia svolgerà un attento ruolo di vigilanza e controllo ai fini della corretta attuazione del Programma regionale.
“Si tratta di un’iniziativa importante per la nostra città, dove il tema dell’emergenza abitativa è significativo e crea situazioni che rischiano di far scivolare nella povertà – ha detto stamane l’assessore comunale al Wefare e alla casa Annalisa Rabitti illustrando il Piano casa alla stampa – Oltrettuto la carenza di alloggi non ci rende attratttivi ccme città per lavoratori e professionisti. Questa misura è a favore del ceto medio, di persone che sono in grado di pagare un affitto ma faticano a trovare disponibilità, sono infatti oltre 1000 gli alloggi vuoti in città. Grazie ad Acer che fa da intermediario e grante i proprietari di immobili possono affittare ‘senza pensieri’ e impegnarsi su un tema, quello della casa appunto, importante per la città”.
“La Regione ha stanziato un fondo di 7 milioni di euro per sostenere il Patto per la Casa e la prima trance stanziata per il Comune di Reggio è di 150mila euro – ha proseguito Marco Corradi, presidente di Acer Reggio Emilia – Acer Reggio Emilia si pone come facilitatore per l’immissione sul mercato dell’affitto di alloggi e favorire l’incontro di domanda e offerta mettendo in campo diversi strumenti a favore dei proprietari, come garanzie e agevolazioni fiscali, supporto tecnico e amministrativo e piccoli interventi di manutenzione per rendere gli alloggi immediatamente disponibili. L’Azienda Casa, tramite l’Agenzia per l’Affitto attualmente gestisce oltre 600 alloggi a canone calmierato di cui 317 di proprietà di privati”.
“Ringrazio il Comune di Reggio Emilia e Acer per l’attuazione del Patto per la Casa che va a supportare le fasce di popolazione del ceto medio – ha aggiunto Giovanni Paglia, assessore alle Politiche Abitative della Regione Emilia-Romagna – Il Programma nasce infatti per rafforzare la capacità di offrire canoni di affitto adeguati alla richiesta, quindi favorire l’utilizzo di alloggi in affitto già disponibili per offrire risposte efficaci in tutta la Regione ed evitare consumo di suolo con nuovi interventi edilizi. In assenza di Politiche abitative nazionali, il Programma regionale rappresenta anche un forte investimento sociale poiché favorisce l’immissione sul mercato di alloggi sostenibili, richiesti in particolare dalle categorie di lavoratori del servizio pubblico (trasporti, sanità, scuola, ecc.) di cui i nostri cittadini hanno bisogno”.
Patto per la Casa
Il Patto per la Casa ha l’obiettivo di immettere nuovi alloggi a canone calmierato sul mercato della locazione, favorendo l’utilizzo del patrimonio privato esistente sfitto, già disponibile ed utilizzabile, per rispondere ai bisogni abitativi della fascia media della popolazione che non presenta i requisiti per accedere alle graduatorie degli alloggi a canone sociale, ma allo stesso tempo non è in grado di sostenere i costi del mercato libero.
Obiettivo del Programma della Regione Emilia-Romagna è di attrarre e fidelizzare i proprietari con incentivi e forme di garanzia, rispondendo alla loro necessità di sicurezza in termini di solvibilità e affidabilità dell’inquilino.
La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione risorse economiche per sostenere il Programma, che l’Agenzia per l’Affitto per conto del Comune potrà erogare in parte a favore dei proprietari per attività tecnico-amministrative e interventi manutentivi sugli alloggi da affittare, in parte a garanzia in caso di dolo, morosità (canoni e spese condominiali), spese legali.
E’ prevista anche una quota a favore degli inquilini, per compensare la differenza fra il canone percepito dal proprietario e il canone sostenibile per il conduttore.