“Mentre tiene banco la polemica sul salario minimo, Forza Italia presenta una proposta di legge alla Camera per garantire, ad oltre tre milioni di lavoratori poveri, retribuzioni più eque e sostenere i salari bassi”. È quanto afferma Mattia Riccò, responsabile provinciale della organizzazione di Forza Italia. La proposta di FI è stata illustrata in conferenza stampa dal segretario del partito, Antonio Tajani, dal capogruppo alla Camera Paolo Barelli, dalle deputate Rosaria Tassinari e Chiara Tenerini. Spiega la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia per l’Emilia Romagna Rosaria Tassinari, membro della Commissione Lavoro della Camera: “La proposta prevede di applicare alle attività lavorative non coperte da un contratto collettivo nazionale (circa il 5% dei lavoratori italiani) il salario previsto dal contratto collettivo nazionale leader per il settore di riferimento, oppure dove non vi sia uno specifico settore di riferimento, di applicare il salario equivalente alla media dei principali contratti collettivi nazionali applicati in settori lavorativi affini. Per contrastare il fenomeno sempre più diffuso dei contratti pirata si prevede che anche dove i contratti esistono, ma prevedono importi più bassi di quelli previsti dal contratto leader del settore di riferimento, i salari dei lavoratori debbano essere equiparati a questi ultimi”. Al secondo punto invece, per sostenere i salari più bassi, si prevede per i lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 25 mila euro, la detassazione della tredicesima, del lavoro straordinario e di quello notturno, nel limite massimo di cinquemila euro annuo per ciascun beneficiario. La misura è strutturale e non una tantum, e per essa si prevede lo stanziamento di 1 miliardo di euro. La copertura tecnica al momento è reperita con 700 milioni di euro di taglio lineare alla spesa dei ministeri e 300 milioni a carico del fondo sociale per la formazione e l’occupazione.
Interviene il segretario nazionale di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani: “Nonostante la situazione economica sia in ripresa, l’inflazione rende troppo bassi i salari e quindi ci siamo chiesti come alzarli. Per questo abbiamo pensato di presentare una proposta di legge che offriamo all’attenzione dei nostri alleati di maggioranza e al dibattito, se vogliamo affrontare in maniera seria la questione dei salari dei lavoratori. Il modo migliore è utilizzare la contrattazione collettiva, ma a volte non ci sono seguiti o sono addirittura pirata e retribuiscono il lavoratore in maniera inaccettabile”.
Aggiunge la deputata Tassinari: “Le domande su quale sia il salario giusto, a quale livello va fissato e come, che aleggiano in queste settimane sul dibattito politico, hanno interrogato per secoli, teologi, filosofi e giuristi fin da medioevo. Con risposte che hanno oscillato tra il riconoscere un valore intrinseco ad ogni lavoro e invece l’idea che la determinazione del salario possa scaturire solo dal confronto tra le parti interessate, ovvero da contrattazione. Comunque sia si è sempre parlato nella storia di una remunerazione che assicuri almeno la sussistenza del lavoratore. Tale principio è fissato come norma dall’articolo 36 della Costituzione che afferma: ‘Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa’”. Conclude Riccò: “Il tema dunque è antico e molto complesso. Nei mesi autunnali sarà affrontato su più fronti a livello nazionale, partendo anche dalla proposta di legge di Forza Italia per la quale ringrazio tantissimo la deputata Rosaria Tassinari, ma sicuramente creeremo occasioni di confronto, serio e approfondito, anche a livello locale: lo dobbiamo all’intero mondo del lavoro.”