(Adnkronos) – Bruxelles, 18 febbraio 2025 – In occasione dell’incontro svoltosi oggi presso il Parlamento europeo in vista del 4° Festival Internazionale della Salute e Sicurezza sul Lavoro che si svolgerà giugno sul tema “Le nuove frontiere della sicurezza sul lavoro: Rischi e opportunità”, focus del direttore Festival, Giuseppe Mulazzi, su nuove sfide e opportunità generate dall’introduzione dell’IA e della robotica.
Direttore, tornerà a giugno, nella sua quarta edizione, il Festival Internazionale della Salute e Sicurezza sul Lavoro, nonché la seconda edizione del Safety Love. Prosegue dunque l’impegno di Fondazione Rubes Triva perché sia mantenuta alta l’attenzione e il livello del confronto su una tematica, è il caso di dirlo, di “vitale” importanza…
“Il Festival Internazionale della Salute e Sicurezza sul Lavoro si è affermato come un appuntamento fisso nel panorama europeo, offrendo approfondimenti sulle tematiche legate alla salute e sicurezza sul lavoro. Nelle prime tre edizioni, attraverso un confronto multidisciplinare, si è concentrata l'attenzione sulle politiche di legalità del lavoro e sui profili di criminalità economica, anche in presenza di contratti regolari. Un altro tema centrale ha riguardato gli apparati produttivi e i rischi associati all'evoluzione organizzativa, evidenziando le carenze di tutela per i lavoratori e confrontando le diverse normative degli Stati membri dell'UE. La terza edizione, ispirata dai principi della Carta di Urbino, ha stimolato il dibattito sul lavoro come ambito di espressione, realizzazione e inclusione, con un focus sulla tutela della dignità della persona”.
Il tema di quest’anno è “Le nuove frontiere della sicurezza sul lavoro: Rischi e opportunità”. Ma se è fondamentale dover procedere di pari passo con l’evoluzione tecnologica che accompagna la nostra società, nel mondo del lavoro ci si scontra ancora con drammatiche conseguenze legate ai più antichi problemi – e relativi incidenti – sulla sicurezza, che ancora riempiono le nostre cronache…
“E’ certamente così purtroppo, ma gli apparati produttivi, sempre più snelli grazie all'innovazione tecnologica, richiedono un indispensabile continuo monitoraggio per promuovere una riflessione sistemica sui cambiamenti in atto. È fondamentale analizzare le relazioni tra i diversi soggetti delle politiche di prevenzione, alla luce delle nuove tecnologie introdotte nel mondo del lavoro”.
Studio e approfondimento sul tema non possono prescindere ovviamente dall’andare di pari passo con i tempi. Quanto le tecnologie innovative, quali l’intelligenza artificiale e la robotica, possono complessivamente incidere in maniera positiva in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro?
“L'introduzione di tecnologie innovative nelle imprese porterà cambiamenti significativi e aprirà la strada a nuove possibili soluzioni anche in termini di prevenzione; ma con un lavoro che sarà certamente molto diverso esiste un concreto rischio di marginalizzare i lavoratori nei processi produttivi, causando insoddisfazione. È essenziale, quindi, ribadire il principio della centralità dell'uomo come soggetto attivo e responsabile nell'uso dell'intelligenza artificiale. Questo approccio è cruciale anche nel rispetto delle normative, come previsto dal d.lgs. 81/2008, che attribuiscono diritti e doveri alle persone in tema di prevenzione”.
Quali invece i rischi?
“La valutazione dei rischi legati all'impiego delle nuove tecnologie nei luoghi di lavoro si concentra ancora principalmente sui rischi fisici, come infortuni e incidenti mortali. Tuttavia, sta emergendo un aumento dei fattori di rischio psico-sociali legati all'uso di piattaforme digitali dotate di intelligenza artificiale. Io credo che bisognerebbe interrogarsi sulla percezione dei pericoli che queste tecnologie comportano per la salute e sul rischio di stress tecnologico per i lavoratori. Questi aspetti devono trovare spazio non solo nella normativa nazionale sulla prevenzione, ma anche nei documenti di valutazione dei rischi aziendali”.
L’incontro di novembre per la presentazione del Festival, ora l’evento seminariale a Bruxelles in vista degli impegni di giugno, quali input avete potuto raccogliere in questi momenti di confronto, e come metterli a frutto per il futuro della sicurezza sul lavoro?
“Sulla base delle esperienze raccolte dagli eventi e seminari organizzati in passato, continueremo a diffondere la cultura della sicurezza, non come un semplice momento di ascolto, ma come un'opportunità di crescita. Con l'introduzione delle nuove tecnologie nelle imprese e i cambiamenti radicali nel mondo del lavoro, auspichiamo che il confronto politico-istituzionale tra le parti sociali metta al centro la persona, supportandola nel suo sviluppo professionale e umano”. —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)