Sono 27 le associazioni e le soggettività che hanno firmato il nuovo Patto di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti della comunità Lgbtqia+. Quasi raddoppiate rispetto al precedente Patto, a dimostrazione della la validità dello strumento e del percorso di coinvolgimento.
Il nuovo Patto è stato firmato giovedì 29 settembre al DumBO dalla vicesindaca Emily Clancy, che ha tra le deleghe i Diritti LGBTQIA+.
Tutte le associazioni e i gruppi hanno partecipato attivamente al percorso di scrittura del patto, facilitato dalla Fondazione Innovazione Urbana, che si è svolto in due fasi, di co-programmazione e di co-progettazione, sviluppate tra maggio e giugno del 2022.
“Lo strumento del patto di collaborazione, sperimentato nel mandato precedente, ha dato ottimi risultati – sottolinea la vicesindaca Emily Clancy – e oggi arriva a conclusione l’iter per la scrittura della nuova edizione del Patto, per il mandato 2021-2026, realizzata attraverso un percorso di condivisione dei bisogni, delle strategie e dei progetti delle associazioni e della comunità LGBTQIA+. Come auspicavamo, il percorso è stato in grado di allargarsi ad altre soggettività e progettualità, raccogliendo le disponibilità di nuove associazioni e soggetti firmatari.
Le azioni e i progetti proposti dai firmatari e dalle firmatarie e che compongono il patto sono un mosaico che spazia dalla promozione culturale alla formazione, dai servizi alla persona alle azioni di sensibilizzazione e promozione dei diritti.
Tutte queste azioni e proposte perseguono gli obiettivi, primari per l’Amministrazione, di rimuovere ogni forma di discriminazione, tutelare e promuovere i diritti delle persone e della comunità LGBTQIA+, sostenere lo sviluppo della comunità e la collaborazione tra le associazioni e le soggettività che ne fanno parte, favorire lo scambio e il raccordo con le politiche dell’Amministrazione e con la cittadinanza tutta.
Considero il fine ultimo che ogni cittadina e ogni cittadino possa vivere liberamente la propria identità e il proprio orientamento sessuale, come questione di rispetto dei diritti umani e di interesse pubblico nella sua più alta accezione.
Ringrazio tutte le associazioni e le soggettività che hanno partecipato, i settori dell’Amministrazione comunale che hanno istruito il percorso e la Fondazione Innovazione Urbana che lo ha facilitato”.
Il Patto 2021-2026, nel solco del patto precedente, presenta alcune importanti novità
- Nel percorso sono stati coinvolti in modo trasversale tutti i settori dell’Amministrazione: hanno partecipato attivamente fin dalla co-programmazione funzionarie/i e/o dirigenti dell’Area Educazione, istruzione, nuove generazioni, del Dipartimento Welfare e promozione del benessere di comunità, del Dipartimento Cultura, Musei civici Bologna, Sport e Promozione della Città, del Dipartimento Urbanistica, casa e ambiente, dei Servizi demografici, del settore Innovazione, semplificazione e cura delle relazioni con il cittadino e del settore Polizia Locale del Comune di Bologna.
- Il coinvolgimento dei settori è rimasto fino alla fine della fase istruttoria dei singoli progetti e sarà mantenuto anche in fase di attuazione e valutazione. Tra le novità, infatti anche l’istituzione di un Tavolo di monitoraggio e valutazione sull’attuazione, l’aggiornamento e l’impatto sociale del Patto di collaborazione, aperto a tutte/i le/i sottoscrittrici/tori, in raccordo con la Giunta comunale.
- L’Amministrazione comunale si è impegnata a individuare altri spazi, oltre a quelli già in uso, per rispondere sempre più alle istanze e ai bisogni avanzati emersi durante la co-programmazione e la co-progettazione.
- L’enfasi del nuovo Patto è stata quella di facilitare momenti strutturati di approfondimento, scambio e formazione tra le associazioni LGBTQIA+ e i servizi, in particolare in ambito socio-sanitario, per una maggiore conoscenza dei servizi erogati e per un consolidamento della rete, promuovendo la partecipazione di altri stakeholder e istituzioni, tra i quali l’Ausl e Asp Città di Bologna.
I progetti del Patto sono complessivamente 104, di cui: 22 sull’asse tematico servizi alle persone; 40 sull’asse tematico educazione e formazione; 42 sul’asse tematico cultura e socializzazione.
Queste le associazioni e i gruppi che hanno sottoscritto il Patto
- Agedo Bologna “Flavia Madaschi
- Aicis Costruire Comunità Empatiche- AICIS ID 2.0 Per la comunità LGBTQIA+
- Arcigay IL Cassero LGBTI Center
- Attitudes- spazio alle arti
- Aulos
- Bside Pride
- Bogasport
- Centro risorse LGBTI
- Centro Educazione e Studi sulla Discriminazione
- Famiglie Arcobaleno
- Frame
- Gay lex
- Gruppo Trans
- IAM- Intersectionalities and more
- Komos
- La Tenda di Gionata
- Lesbiche Bologna
- Luki Massa
- MIT – Movimento Identità Trans
- Nove Punti
- P.O.S.T.
- Period Think Tank
- Plus – Rete di persone LGBT+ sieropositive
- Polis Aperta
- Associazione Rete Attraverso lo Specchio
- Rete Genitori Rainbow
- Selene Centro Studi Ekodanza
Il Patto resta aperto, sia a nuove adesioni di altri soggetti interessati, sia ad eventuali progettualità future che vengano condivise con il Tavolo di monitoraggio, attuazione e aggiornamento del Patto.
(Immagini di Margherita Caprilli)