Bologna –Metti venti chef provenienti da Bologna e dintorni in un luogo simbolo della città, Palazzo Re Enzo. Aggiungi il protagonista, il Re della tavola emiliano-romagnola, il tortellino, cucinato e interpretato in numerose varianti. Condisci il tutto con del buon vino, tanto pubblico e una buona dose di convivialità. Il risultato è il Festival del Tortellino, la manifestazione che celebra la tradizione enogastronomica bolognese da ben dieci anni promossa dalla RistoAssociazione Tour-tlen. Per il 2022 il Festival ha portato nella giornata del Santo patrono di Bologna, San Petronio, ben venti professionisti del gusto sotto le affascinanti arcate affrescate di Palazzo Re Enzo per proporre al pubblico altrettante varianti di tortellino: dai tradizionali tortellini in brodo ad interpretazioni più contemporanee e creative. Il Festival è stato accolto con entusiasmo dalla città registrando un alto numero di presenze, testimoniato dalla lunga fila all’ingresso. Tutti in attesa di assaggiare l’Ombelico di Venere, simbolo della bolognesità e piatto d’eccellenza della tradizione.
Noi di Mentelocale abbiamo visitato la decima edizione del Festival del Tortellino, gustando alcune proposte create dagli chef dei ristoranti di Bologna e dintorni.
Il Ristorante Da Cesarina di Bologna ha portato al Festival uno dei suoi cavalli di battaglia: i tortellini alla panna fatti a regola d’arte dalle mani dello chef Pietro Montanari che propone nel suo ristorante una cucina tipica tradizionale come una volta. La storia racconta infatti che i tortellini alla panna nascono proprio nel Ristorante Da Cesarina nel lontano 1906 da un’idea della prima proprietaria Cesarina Masi.
In linea con la tradizione anche la Trattoria Bertozzi di Bologna con i tortellini in brodo di manzo e cappone che è possibile gustare anche all’interno del loro menù quotidiano fatto di piatti tipici bolognesi, e Casa Merlò di Bologna con i tortellini ai due parmigiani con crema di Parmigiano e croste soffiate dello chef Francesco Tonelli il quale propone nel suo ristorante una cucina che strizza l’occhio agli anni ’80 (quando le pennette alla vodka erano il piatto preferito da tutti!).
Tra le proposte più creative quelle a base di pesce del ristorante Acqua Pazza di Bologna che ha portato al festival (e propone nel suo menù a forma di plin) tortellini di branzino e riccio di mare mantecati con burro di Normandia, fumetto di canocchie e salicornia; e i tortellini del ristorante La Luna Rossa di Palata Pepoli (BO) ripieni di gamberi rosa e mortadella Tourtlen in brodo al profumo di porcini.
Tra tradizione e contemporaneità il piatto del Ristorante VIVO di Vincenzo Vottero a Bologna che ha proposto tortellini con ripieno tradizionale, tartufo nero, brodo di faraona e fieno, perle di barbera dei Colli Bolognesi. Un piatto premiato come miglior tortellino creativo nella prima edizione di Cappelletti vs Tortellini.
Sempre a cavallo tra antico e contemporaneo le interpretazioni del ristorante Tramvia di Casalecchio di Reno (BO) con tortellini tradizionali, burro al limone, Parmigiano Reggiano e nocciole, e la proposta di Darcy, un ristorante che aprirà nei mesi prossimi a Bologna in Strada Maggiore, il quale ha fatto assaggiare al pubblico un piatto dai sapori autunnali: tortellini tradizionali con porcini, Parmigiano Reggiano, zucca e saba. Infine, la Cantina Bentivoglio di Bologna ha deliziato i palati dei visitatori con lo Scrigno di Venere, un cofanetto di pasta brisè che racchiude un ripieno di tortellini al ragù e besciamella, croccante fuori e morbido dentro. Un piatto tipico di Bologna, nato negli anni Sessanta del secolo scorso, quasi dimenticato nel tempo, molto meno noto e diffuso rispetto alle due vere celebrità della cucina cittadina come le tagliatelle e i tortellini stessi.
Non solo tortellini…
All’interno del Festival il pubblico ha potuto inoltre assaggiare il panino con la Mortadella Felsineo Selezione tOur-tlen, una selezione di formaggi curata dall’Angolo della Freschezza di Roberto Guermandi (premiato come Migliore Formaggiaio d’Italia 2022 a Cibus 2022), i dolci della pasticceria Dolce Salato e il gelato di Leonardo Ragazzi della Cremeria Funivia.
Come in tutte le edizioni del Festival presenti anche numerosi stand con i migliori produttori del Consorzio Vini Colli Bolognesi per accompagnare con i loro vini le creazioni degli chef presenti. Tra le proposte vinicole più interessanti quella de Il Monticino di Zola Predosa in provincia di Bologna con il loro Bolognino, un pignoletto biologico frizzante DOCG sui lieviti del Monticino dal colore giallo paglierino intenso e dai profumi di fiori selvatici e frutta matura.