In Emilia-Romagna vi saranno maggiori risorse destinate alle tecnologie strategiche. La Regione ha stanziato 61,5 milioni di euro attraverso il Por Fesr, il Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale, per raggiungere gli obiettivi fissati dalla nuova Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa (STEP), introdotta dal Regolamento (UE) 2024/795. Recentemente, la Regione ha avanzato una proposta alla Commissione europea per rimodulare il Programma Regionale FESR 2021-2027 in modo da includere gli obiettivi di STEP. Questa piattaforma mira a favorire lo sviluppo delle tecnologie strategiche in vari settori chiave. La piattaforma ha assegnato specifiche somme di denaro a settori diversi: 22,5 milioni di euro sono destinati alle tecnologie digitali, 15 milioni alle tecnologie pulite, 12,5 milioni alle biotecnologie e 11,5 milioni all’attività di ricerca e innovazione. Questi fondi serviranno a sostenere gli investimenti delle imprese, incluse quelle di grandi dimensioni, che sono impegnate nello sviluppo e nella produzione di tecnologie avanzate. Gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e al Bilancio, Paolo Calvano, hanno espresso entusiasmo per questa nuova iniziativa. Hanno sottolineato come questa rimodulazione delle risorse europee rappresenti un’opportunità per l’Emilia-Romagna di incrementare la ricerca e gli investimenti, mirando a un’economia più strategica e sostenibile. Questo fondo contribuirà a raggiungere un obiettivo strategico della regione: destinare il 3% della spesa totale alla ricerca e all’innovazione. Questo sarà possibile grazie a un rafforzamento dell’integrazione tra università, centri di ricerca e catene produttive, creando al contempo lavoro di qualità. La missione di STEP è doppia: ridurre le dipendenze dell’Unione Europea in settori strategici e potenziare la competitività dell’UE adattando la base economica, industriale e tecnologica alle transizioni verde e digitale. Questa iniziativa mira inoltre a sostenere lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie critiche in tutta l’Unione, così come a salvaguardare e rafforzare le catene del valore nei settori delle tecnologie digitali e delle tecnologie di profonda innovazione (deep tech). L’importanza di questa piattaforma risiede nella sua capacità di garantire che l’Unione Europea mantenga la sua competitività globale, attraverso l’adozione di tecnologie all’avanguardia. In breve, l’Emilia-Romagna non solo rafforza la sua posizione tecnologica, ma si pone anche come un esempio virtuoso di come le risorse europee possano essere utilizzate per obiettivi di sviluppo sostenibile e innovativo.