In Emilia-Romagna sarà avviato un ambizioso progetto di digitalizzazione che trasformerà in formato digitale ben tre milioni e 900mila pagine di periodici storici, risalenti al periodo tra il 1698 e il 1955. Questo vasto patrimonio documentaristico, che ha narrato e illustrato episodi locali nel corso dei secoli, sarà reso accessibile a tutti attraverso biblioteche e archivi della regione. Un finanziamento di oltre 3 milioni di euro, proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), è stato assegnato alla Regione Emilia-Romagna per portare a termine questo progetto entro il 31 dicembre 2025. L’iniziativa rappresenta uno dei primi esempi in Italia di un progetto su vasta scala volto a digitalizzare i periodici storici locali, entrando ora nella sua fase esecutiva. L’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, ha sottolineato l’importanza di questa operazione. Secondo Felicori, rendere questo immenso patrimonio culturale e civile accessibile a un pubblico più ampio permetterà di esplorare la storia del giornalismo informativo in Emilia, coprendo un arco temporale che va dall’inizio del Settecento fino alla metà del Novecento. Questo progetto costituisce una fonte eccezionale per la comprensione della storia sociale, economica e politica dei territori emiliani, ponendo l’Emilia-Romagna in prima linea nel processo di digitalizzazione di biblioteche e archivi. La collezione dei periodici che sarà digitalizzata è estremamente diversificata. Tra questi si trovano testate di breve durata, come numeri unici o periodici che hanno avuto una vita editoriale limitata, e testate con periodicità variabile: da quotidiani a pubblicazioni annuali. L’arco temporale coperto dal progetto inizia nel 1698 e si estende fino al 1955. Quest’ultimo anno è stato selezionato in conformità con la normativa sui diritti d’autore, la quale prevede un periodo di protezione di 70 anni alla conclusione dei lavori di digitalizzazione. I periodici selezionati per la digitalizzazione provengono dalle biblioteche comunali di diverse città, tra cui Piacenza, Parma, Salsomaggiore, Fidenza, Reggio Emilia, Bologna, San Giovanni in Persiceto, Ferrara e Cesena, oltre che dall’Archivio storico comunale di Modena. Questi documenti includono una varietà di tipologie di pubblicazioni: giornali, gazzette, periodici politici e culturali. Attraverso questo progetto, la Regione Emilia-Romagna compie un passo significativo verso la modernizzazione e la democratizzazione dell’accesso alle sue risorse storiche, offrendo un’opportunità unica di esplorare e valorizzare il proprio passato in un’ottica contemporanea e digitale.