Investimento di 300mila euro, sostenuto dalla Regione e dal Comune. Bonaccini: “Fondamentale valorizzare il nostro patrimonio artistico-culturale”
E’ stato inaugurato, dopo i lavori di miglioramento e messa in sicurezza soprattutto della copertura della struttura, il teatro ottocentesco ‘Gian Andrea Dragoni’ di Meldola (FC), alla presenza del sindaco Roberto Cavallucci e del presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
L’importo complessivo dei lavori è stato di 300mila euro, finanziati al 50% a testa dalla Regione Emilia-Romagna (nell’ambito della legge 13/99 con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione) e dal Comune di Meldola.
Sono stati effettuati lavori per migliorare le misure di sicurezza degli operatori e addetti di scena, attraverso un ammodernamento e adeguamento di tutti gli apparati tecnici dell’area scenica. Inoltre, è stata adeguata l’impiantistica, con particolare riguardo alle misure di prevenzione incendi. L’intervento ha interessato anche il risanamento della copertura per evitare infiltrazioni da precipitazioni meteoriche.
All’inaugurazione presenti anche gli assessori comunali Filippo Santolini e Michele Drudi, e il presidente di Accademia Perduta e Agis nazionale, Ruggero Sintoni. A chiudere la serata il concerto di Maurizio Tassani and The Man in Black.
Il teatro
L’origine del teatro a Meldola risale al XVII secolo, originariamente situato nella Rocca e in seguito nell’edificio chiamato “Racchetta o Pallacorda” (dal gioco omonimo), tuttora esistente. “Nell’anno 1600 il ‘Buon Governo’ metteva in tabella 20 scudi per Giostre e Commedie e nel 1654 la gioventù meldolese chiedeva aiuti per poter mettere in scena una Commedia con intermezzi di musica”. Questo a testimonianza di quanto la tradizione teatrale sia radicata nella città. La costruzione del teatro odierno iniziò nel 1827, sulla base di un progetto che prevedeva un edificio a pianta ellittica modificata poi a “ferro di cavallo”. Il primo spettacolo è stato presentato il 12 febbraio 1838 dalla Compagnia Lipparini. Nel 1954 venne revocata l’agibilità che pose fine a un intenso fervore artistico che aveva caratterizzato il teatro romagnolo dagli anni Trenta alla Seconda guerra mondiale. Solo nel 1978 furono avviati i lavori di recupero, durati sei anni.
Il teatro attualmente propone spettacoli di prosa, operette, concerti, teatro ragazzi, oltre ad essere utilizzato per manifestazioni ed eventi pubblici. Per la programmazione teatrale è attiva una convenzione con la compagnia “Accademia Perduta – Romagna Teatri“, mentre la gestione tecnica e la manutenzione della struttura sono affidate all’Amministrazione comunale.