L’emergenza Covid ha impedito di svolgere in presenza il XIX ciclo ‘Giustizia’, programmato per maggio 2020, ma il Centro Studi ‘La Permanenza del Classico’ diretto dal professor Ivano Dionigi ha convertito i quattro appuntamenti in altrettante puntate di un ciclo audiovisivo realizzato appositamente per i canali web e social dell’Ateneo di Bologna. In questo modo, nei giorni 1-2-5-6 aprile, ‘i Classici’ dell’Alma Mater giungeranno a 76 incontri consecutivi e raggiungeranno un pubblico sempre più ampio.Il Centro Studi intende così proseguire il suo dialogo con l’ampia comunità universitaria e cittadina che dal 2002 accompagna le comuni meditazioni nell’Aula Magna di Santa Lucia.
Le puntate rispettano l’andamento tradizionale degli incontri: i classici dell’antichità greca e romana, pagana e cristiana, dialogano con il presente grazie a protagonisti della cultura e del teatro contemporanei. A commentare i classici e a guidare la riflessione sono Massimo Cacciari, Marta Cartabia, Maurizio Maggiani, Ivano Dionigi. L’interpretazione dei testi è affidata a Elisabetta Pozzi, Elena Bucci e Marco Sgrosso, Ermanna Montanari, Enzo Vetrano e Stefano Randisi. La regia si deve alla Kiné Società Cooperativa.
Il ciclo ‘Giustizia’ propone una riflessione su un concetto che nel corso dei secoli ha subìto trasformazioni profonde. Nel mondo greco, Giustizia (dike) smette già dopo Omero di essere rappresentata come divinità: diventa una forza umana e un’esigenza civile, in mutevole rapporto con la legge scritta (nomos) e con la legge di natura (physis). Roma elabora il diritto, una creazione collettiva e continua che affonda le sue radici nella tradizione e che risulta inseparabile dal potere.
Il Cristianesimo rivoluzionerà il concetto di giustizia proclamando un nuovo nomos: quello della fratellanza. (ANSA).