Oltre trenta eventi per festeggiare il mezzo secolo del Dams di Bologna, il primo Dipartimento delle Arti in Italia. Il programma di ‘Dams50’ prenderà il via il 18 marzo con Daria Bignardi, che inaugurerà in streaming un ciclo con gli ex studenti.A seguire un lungo e ricco palinsesto di appuntamenti culturali, online e in presenza: incontri, dialoghi con ex alumni, mostre, una laurea honoris causa, convegni e spettacoli fino al clou di tre giorni in piazza Maggiore e in diversi luoghi del centro, a partire dalle sedi storiche del Dams, dal 18 al 20 giugno.
Attraverso la pagina Facebook e TouTube DAMSLAb/LaSoffitta sarà possibile ascoltare e partecipare a lezioni magistrali, dialoghi e tavole rotonde con laureati e ‘quasi laureati’ che, dopo gli studi, si sono affermati nel panorama creativo e culturale italiano, da Toni Servillo a Stefano Bartezzaghi, da Paolo Fresu a Riccardo Iacona, Romeo Castellucci e Giovanni Lindo Ferretti. A celebrare il cinquantenario saranno anche tre mostre: dal 24 aprile ‘No Dams! 50 anni di Corso di Laurea in Disciplina delle Arti, della Musica e dello Spettacolo’, negli spazi del Museo della Musica in strada Maggiore; in SalaBorsa si terrà dal 29 aprile la mostra dedicata a Mimmo Paladino preludio alla laurea ad honorem che gli sarà conferita il 14 maggio dal Rettore Francesco Ubertini al teatro Comunale; ed ancora, da metà maggio a giugno il progetto di public art di Cheap dedicato a ‘Dams50’, con dieci interventi originali creati da artisti ex Dams.
In programma anche tre progetti di ambito teatrale con Marco Martinelli (20-29 aprile), Odin Teatret (2-4 maggio) e Giuliano Scabia, che terrà una lectio magistralis il 6 maggio. E dal 18 al 20 giugno tre spettacoli sul palco di piazza Maggiore, in collaborazione con Fondazione Cineteca, ogni sera alla presenza di grandi artisti del panorama nazionale, in grado di dare voce alle tante anime creative del Dams, che ha avuto docenti come Luigi Squarzina, Renato Barilli, Umberto Eco, Tomas Maldonado, Furio Colombo e Gianni Celati. “Continuare a trasformarsi per rimanere sempre noi stessi” è l’obiettivo per il futuro indicato dal professor Giacomo Manzoli, direttore del Dipartimento delle Arti. (ANSA).