Una manovra di sostegno inedita e possibile grazie alla gestione virtuosa del bilancio: il Comune di Bologna destina 22 milioni di euro di risorse a cittadini, famiglie e imprese per affrontare la crisi dovuta alla pandemia del coronavirus. Un risultato “davvero eccezionale”, sottolinea il Sindaco Virginio Merola, “che ci permette di essere in controtendenza per superare questa fase e per ripartire”.
I 22 milioni di euro fanno parte dell’avanzo di bilancio di 74 milioni di euro e andranno a sostenere la città in questo modo:
- 12 milioni di euro sono destinati ai cittadini, alle famiglie, alle attività, che stanno attraversando un momento di incertezza economica e hanno perso reddito a causa della pandemia;
- 10 milioni di euro (frutto della buona capacità di riscossione e contrasto all’evasione) per sconti sulla TARI (mai aumentata durante il mandato amministrativo) per le attività chiuse a causa delle restrizioni, comprese le associazioni.
I 12 milioni di euro sono destinati a:
- casa: circa 4,5 milioni di euro serviranno a erogare i contributi affitto a chi aveva fatto domanda nel 2020 e, pur avendo i requisiti, non ha avuto ancora il contributo per mancanza di fondi; a integrare le risorse regionali e statali per erogare il contributo a tutte le domande valide per il bando affitto del 2021, ancora aperto e che finora ha raccolto ben 8.500 istanze; alla gestione del protocollo sfratti e del protocollo per la morosità incolpevole, per affrontare il periodo successivo al termine del blocco degli sfratti e sostenere le famiglie in affitto;
- nidi e scuole dell’infanzia: con tre milioni di euro saranno abbattute le tariffe dei nidi comunali e in convenzione e degli altri servizi educativi per la prima infanzia per le famiglie con un Isee fino a 40.000 euro, e verrà azzerata la tariffa di frequenza (che corrisponde al bollettino della refezione scolastica) per tutte le famiglie di bambini che frequentano la scuola dell’infanzia (comunale e statale), indipendentemente dall’Isee, fino alla fine dell’anno scolastico 2020/2021;
- nidi e altri servizi educativi per la prima infanzia: dal 7 aprile e fino alla fine dell’anno educativo 2020/2021, il Comune coprirà con risorse proprie la quota rimanente dal bonus nido che le famiglie possono richiedere all’Inps. In questo modo le famiglie con Isee fino a 40 mila euro potranno azzerare il costo del servizio a loro carico. È quindi importante che le famiglie continuino a chiedere all’Inps l’erogazione del bonus nido nella misura consentita dal loro Isee familiare: solo in questo modo potranno avere il rimborso dall’Inps della quota residua di retta azzerando di fatto tutto il costo del servizio;
- centri estivi: con 2 milioni di euro il Comune, come è avvenuto lo scorso anno, sosterrà l’accesso di bambini e ragazzi alle opportunità estive nel periodo che va da giugno a settembre, anche nelle settimane centrali di agosto, sia attraverso le convenzioni con i gestori dei centri estivi sia sostenendo le Istituzioni scolastiche che aderiscono al progetto “Scuole aperte”. Le modalità con cui saranno impiegate queste risorse dipenderanno anche dai protocolli di contenimento della pandemia che saranno adottati riguardo all’organizzazione dei servizi;
- buoni spesa: il Comune aggiungerà 1,5 milioni di euro alle risorse già erogate dallo Stato per far fronte alla richiesta crescente da parte di cittadini singoli e famiglie che si stanno rivolgendo al servizio sociale. Negli ultimi due mesi sono stati liquidati buoni spesa a 1.021 nuclei per oltre 300.000 euro di spesa;
- dehors: il Comune con un milione di euro consentirà l’esenzione dal pagamento del canone per l’occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi, come bar e ristoranti, fino al 31 dicembre 2021, dunque sei mesi in più rispetto all’esenzione che il Governo garantisce fino al 30 giugno. Prorogata al 31 dicembre anche la semplificazione delle procedure di autorizzazione.