Pubblicato un avviso: mille giovani saranno reclutati come “facilitatori digitalI” per partecipare a progetti di formazione rivolti alle persone meno avvezze all’uso delle tecnologie
Il Servizio Civile diventa anche digitale. Con la pubblicazione di un avviso, il Ministero per le Politiche Giovanili e il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale invitano gli enti iscritti all’albo del Servizio Civile Universale a presentare progetti per la formazione al digitale dei cittadini meno avvezzi all’uso delle tecnologie, contando sul contributo di giovani operatori volontari. L’obiettivo è reclutare mille “facilitatori” digitali, per accelerare la diffusione di questi saperi nella società italiana.
Nel dettaglio, con l’avvio del Servizio Civile digitale – che sarà finanziato attingendo alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza – si punta ad accrescere le competenze digitali della popolazione, di modo da ridurre i divari di conoscenze e favorire un utilizzo più diffuso, maturo e consapevole delle risorse accessibili in rete, tra cui anche i servizi pubblici online.
Saranno i mille facilitatori digitali “reclutati” con il bando a rendere possibile tale scenario. Ragazze e ragazzi che, dopo un percorso formativo, renderanno possibile l’esecuzione dei progetti presentati, assistendo i cittadini che hanno bisogno di supporto nell’utilizzo delle tecnologie. Al termine del servizio inoltre, i volontari potranno ottenere una certificazione per vedere riconosciute le proprie competenze digitali e formative acquisite.
Gli enti interessati a partecipare all’avviso potranno presentare i propri progetti fino al 29 luglio. A giugno è in programma un evento informativo al quale potranno prendere parte per acquisire ulteriori elementi di conoscenza sull’iniziativa.