Centri estivi a Bologna, le iscrizioni aprono il 26 aprile. Ma si abbassa la soglia Isee per il contributo.
Le iscrizioni apriranno il 26 aprile e il Comune di Bologna ha studiato alcuni rimedi per evitare i disagi del click day. Critiche dell’opposizione per l’abbassamento della soglia Isee.
Con due settimane di anticipo rispetto all’anno scorso, aprirà il prossimo 26 aprile la prima finestra per le iscrizioni a centri estivi e Scuole Aperte di Bologna, e anche per le richieste di contributo. C’è tempo fino al 16 maggio per presentare la domanda, per chiedere il contributo occorre aver presentato la dichiarazione Isee entro il 15 aprile. Diverse le novità per il 2023, spiega il Comune. L’opposizione va subito all’attacco sul fronte dei contributi alle famiglie (che scende da 112 a 100 euro per settimana, per un massimo di tre settimane) e sull’abbassamento della soglia Isee per l’accesso al contributo: “Abbassare la soglia Isee 35.000 a 24.000 euro significa tagliar fuori dal sostegno comunale tantissime famiglie bolognesi certamente non particolarmente abbienti” e rendere il contributo comunale un mero strumento di welfare e non certo un aiuto reale allo sviluppo del sistema integrato dei centri estivi”, attacca consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Stanzani.
IL COMUNE BLINDA IL CLICK DAY: ECCO LA WAITING ROOM
Prima di tutto, con lo stesso modulo si potrà fare la richiesta di contributo per i centri estivi e per Scuole Aperte, e anche per i centri estivi fuori Bologna nell’ambito del territorio regionale. Debutta inoltre la ‘waiting room’ per la gestione delle code in caso di troppi accessi simultanei. Le domande di iscrizione verranno raccolte solo online, in uno nuovo spazio sul portale Iperbole, dove ci sarà anche la possibilità di esprimere tre preferenze per ogni settimana scelta, evitando così alle famiglie eventuali e successive domande in caso di mancata assegnazione.
A GIORNI L’ELENCO DELLE STRUTTURE
L’elenco completo dei centri estivi e delle Scuole Aperte sarà disponibile tra qualche giorno sulla pagina dedicata di Iperbole, riferisce ancora il Comune. Attraverso una mappa interattiva si potrà accedere agli opuscoli informativi sulle attività in ogni Quartiere e “come richiesto dalle famiglie, le schede dei centri estivi conterranno informazioni aggiuntive e descrizioni dettagliate delle attività e degli spazi“. Sarà disponibile anche un video tutorial per orientarsi all’interno del sito di iscrizione.
CONTRIBUTO MASSIMO DI 300 EURO (100 A SETTIMANA)
L’offerta dei centri estivi e di Scuole Aperte sarà presentata al Parco dei Giardini, in via dell’Arcoveggio, il prossimo 15 aprile dalle 14 alle 18, con un open day alla presenza dei vari gestori. Il contributo alla singola famiglia per ogni bambino o ragazzo può ammontare a un massimo di 300 euro (100 euro a settimana).
SCUOLE APERTE
Agli adolescenti tra 11 e 16 anni è dedicato in particolare il progetto Scuole Aperte, che quest’anno coinvolge 18 istituti: l’iscrizione sarà curata dalle singole scuole, a partire da metà maggio. Per quanto riguarda bambini e ragazzi con disabilità, nei centri estivi in sede pubblica sarà sperimentata un’equipe educativa con personale dedicati a progetti individuali per il singolo bambino e il gruppo, in collaborazione con la famiglia. E’ previsto inoltre un progetto di formazione per i gestori e il personale, coinvolgendo Università di Bologna e Ausl. Per i ragazzi disabili 14-19enni, invece, il Comune conferma l’erogazione dei contributi settimanali per l’iscrizione e la frequenza di un centro specializzato (fino a 370 euro a settimana, a seconda dell’Isee).
SALTATO IL CONTRIBUTO STATALE
“Abbiamo messo in campo un grande sforzo organizzativo per rendere l’offerta sempre più aderente alle articolate esigenze della comunità- rivendica l’assessore alla Scuola di Palazzo D’Accursio, Daniele Ara- nonostante quest’anno manchi il contributo di 380.000 euro da parte dello Stato che c’era nei due anni precedenti, il Comune continua a impegnarsi per sostenere le famiglie che si trovano ad affrontare un periodo molto lungo senza scuola, integrando le risorse regionali. Credo però che, in un Paese con vacanze estive così lunghe, occorra un impegno stabile da parte di tutti, anche dello Stato, affinché i progetti educativi estivi e la conciliazione familiare siano più rispondenti alle esigenze”.
DOMANDE ONLINE SEMPLIFICATE
Il modulo online per l’iscrizione, spiega invece Massimo Bugani, assessore all’Innovazione digitale del Comune, “è stato realizzato all’interno del progetto per il rifacimento totale dei servizi digitali educativi e scolastici. Obiettivo principale di questo intervento è rendere la domanda online più moderna e accessibile. Ad esempio ci sarà una inserimento dei dati più veloce e, nel caso di inserimento di un’ulteriore domanda di iscrizione da parte del medesimo cittadino, è prevista la compilazione automatica di alcuni dati prendendoli dalla domanda precedente”.
LA WAITING ROOM
Visti anche i disservizi degli anni scorsi, inoltre, quest’anno “il click day sarà gestito da una infrastruttura tecnologica dedicata– afferma Bugani- che permetterà, in caso di picchi, di informare il cittadino in tempo reale della sua posizione in coda in modo da dedurne i tempi di eventuale attesa. Questo sistema di ‘waiting room’ permetterà di gestire i picchi di carico tipici del giorno di apertura bando”.
FI ATTACCA: “IL COMUNE TAGLIA IL CONTRIBUTO“
Il Comune di Bologna “taglia i contributi sui centri estivi” a favore delle famiglie. A denunciarlo è il consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Stanzani, nel giorno in cui Palazzo D’Accursio ha annunciato l’apertura della finestra di iscrizione alle attività, il prossimo 26 aprile. “L’abbassamento del contributo a famiglia del 10%, da 112 a 100 euro a settimana, e il concomitante abbassamento della soglia Isee per i contributi di accesso ai centri estivi è un passo indietro dell’amministrazione comunale che non ci aspettavamo- punta il dito Stanzani- a quanto pare all’impegno di incrementare il sostegno alle famiglie in questo ambito, la Giunta non intende far seguire fatti concreti”.
Secondo l’azzurro, “non può certo valere la scusa che mancano 380.000 euro di contributi statali, visto che la stessa Giunta ha appena annunciato di avere un avanzo di 39 milioni di euro. Come se un avanzo del genere dovesse essere un vanto per un ente pubblico che da un lato continua a non abbassare le proprie tasse, ha già tagliato tutte le agevolazioni, non adegua le proprie tariffe ai fornitori e non sa nemmeno spendere il proprio surplus per sostenere le famiglie bolognesi”. Secondo Stanzani, “abbassare la soglia Isee 35.000 a 24.000 euro significa tagliar fuori dal sostegno comunale tantissime famiglie bolognesi certamente non particolarmente abbienti e rendere il contributo comunale un mero strumento di welfare e non certo un aiuto reale allo sviluppo del sistema integrato dei centri estivi”.
Il Comune di Bologna “taglia i contributi sui centri estivi” a favore delle famiglie. A denunciarlo è il consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Stanzani, nel giorno in cui Palazzo D’Accursio ha annunciato l’apertura della finestra di iscrizione alle attività, il prossimo 26 aprile. “L’abbassamento del contributo a famiglia del 10%, da 112 a 100 euro a settimana, e il concomitante abbassamento della soglia Isee per i contributi di accesso ai centri estivi è un passo indietro dell’amministrazione comunale che non ci aspettavamo- punta il dito Stanzani- a quanto pare all’impegno di incrementare il sostegno alle famiglie in questo ambito, la Giunta non intende far seguire fatti concreti”.
Secondo l’azzurro, “non può certo valere la scusa che mancano 380.000 euro di contributi statali, visto che la stessa Giunta ha appena annunciato di avere un avanzo di 39 milioni di euro. Come se un avanzo del genere dovesse essere un vanto per un ente pubblico che da un lato continua a non abbassare le proprie tasse, ha già tagliato tutte le agevolazioni, non adegua le proprie tariffe ai fornitori e non sa nemmeno spendere il proprio surplus per sostenere le famiglie bolognesi”. Secondo Stanzani, “abbassare la soglia Isee 35.000 a 24.000 euro significa tagliar fuori dal sostegno comunale tantissime famiglie bolognesi certamente non particolarmente abbienti e rendere il contributo comunale un mero strumento di welfare e non certo un aiuto reale allo sviluppo del sistema integrato dei centri estivi”.
fonte www.dire.it