James Anderson assieme alla moglie firma una maxi donazione alla Johns Hopkins di Bologna, sede europea dell’università americana che forma gli esperti internazionali del futuro. Più docenti, più spazi e più borse di studio grazie alla coppia di filantropi scozzesi.
Più spazi, più docenti, più borse di studio. Grazie al più importante contributo privato mai arrivato ad un’università in Italia: 100 milioni di dollari donati da un ex studente e dalla moglie alla Johns Hopkins di Bologna per formare, sotto le Due Torri, la prossima generazione di esperti internazionali. La donazione, annunciata oggi, arriva dai filantropi scozzesi James e Morag Anderson.
ESPERTI DA TUTTO IL MONDO IN CATTEDRA
La donazione consentirà alla Johns Hopkins di espandere il campus della School of advanced international studies, Sais, Europe a Bologna, rendendolo “un polo internazionale di ricerca e collaborazione in grado di riunire accademici e professionisti di spicco da tutto il mondo, per formare la prossima generazione di esperti internazionali, offrire soluzioni multidisciplinari ai problemi globali, facilitare la ricerca scientifica e tecnologica sulle politiche pubbliche e lavorare per la pace e lo sviluppo democratico”, fa sapere l’Istituto.
DONAZIONE RIVOLUZIONARIA
“La donazione di James e Morag Anderson è rivoluzionaria. Sais Europe potrà affermare ulteriormente il suo ruolo di centro nevralgico per la ricerca, l’apprendimento e le politiche pubbliche in un momento critico della storia globale. Tra i contributi filantropici privati più significativi a beneficio dell’istruzione accademica in Europa e il più importante a livello italiano, esso esprime la convinzione degli Anderson che le università possono svolgere un ruolo unico nel plasmare e rafforzare la società democratica”, Spiega Ronald J. Daniels, presidente della Johns Hopkins.
ANDSERSON STUDENTE NEL LONTANO 1981
James Anderson, investitore di Edimburgo, è presidente dell’Advisory Council della Johns Hopkins University Sais Europe e membro del consiglio di amministrazione dell’università. Ex studente, è alumno e sostenitore di lunga data della scuola, che ha frequentato nel 1981. “Sais Europe mi ha insegnato che per i leader è fondamentale ragionare in modo critico e creativo sui problemi complessi che non hanno risposte facili”, riconosce il filantropo. “Credo che sia essenziale permettere agli studenti più talentuosi e motivati di studiare con i nostri docenti a Bologna, indipendentemente dalle loro disponibilità economiche, e creare opportunità per amplificare l’impatto della Johns Hopkins oltre i confini e gli oceani”, aggiunge.
ALTRI 3.000 MQ DI AULE, LABORATORI E UFFICI
La Johns Hopkins di Bologna è stata fondata nel 1955 con un particolare focus sugli affari internazionali e i contesti di cooperazione transnazionale e di pace, in un momento critico dello sviluppo dell’ordine mondiale del dopoguerra. L’edificio che ospita la Johns Hopkins di Bologna sarà ampliato con 3.000 metri quadrati aggiuntivi: il campus includerà più spazi di incontro, strutture per conferenze, un centro linguistico, ulteriori aule ed uffici, fondamentali sia per i docenti in visita da Baltimora e Washington, sia per gli attuali docenti e lo staff.
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