Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, recentemente eletto alle elezioni europee, ha annunciato all’Assemblea legislativa regionale che tra quindici giorni lascerà l’incarico che detiene dal 2014. Parlando dei suoi dieci anni alla guida della regione, Bonaccini ha definito questo periodo come molto complesso. Ha ricordato in particolare tre grandi sfide che ha affrontato: la ricostruzione dopo il terremoto, l’emergenza sanitaria della pandemia di COVID-19 e le alluvioni che hanno colpito il territorio. Nonostante queste difficoltà, Bonaccini ha evidenziato come l’Emilia-Romagna sia uscita rafforzata da queste prove. Sotto la sua guida, la regione ha dimostrato una capacità di resistenza e una determinazione che l’hanno resa più forte. Il presidente ha specificato che si dimetterà esattamente dopo il vertice del G7, poiché considera fondamentale partecipare a questo importante evento internazionale. Questo vertice, secondo Bonaccini, rappresenta un grande privilegio e una necessità vitale per concludere il suo mandato, ringraziando il governo italiano per aver dato questa opportunità alla regione e al Tecnopolo di Bologna. Il G7 sulla Scienza e Tecnologia, che si terrà dal 9 all’11 luglio presso il Tecnopolo di Bologna, è visto da Bonaccini come il culmine dei suoi dieci anni di lavoro. Egli considera questo centro come un risultato di grande soddisfazione, poiché ha portato la regione a essere una delle principali hub di dati in Europa e nel mondo. Questo risultato, che pochi avrebbero ritenuto possibile fino a qualche anno fa, rappresenta una delle più grandi conquiste del suo mandato.