La MotoGP targata 2024 sembra ritrovare ancora una volta il duello che ha animato tutto il 2023, quello tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin. Nella precedente annata a trionfare è stato il pilota torinese, che per certi versi rappresenta l’antitesi di Martin. Se il primo è considerato un modello di razionalità, il secondo è senza dubbio pura esplosività. Un modo di guidare completamente opposto e molto interessante anche perché la moto utilizzata dai due era pressoché identica: la Desmosedici GP23 della Ducati aveva caratteristiche molto simili al team Lenovo. Una battaglia tra giganti che alla mente degli appassionati della MotoGP non può che aver fatto tornare a galla le sfide tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, quando anche in quel caso la gara era tra due moto pressoché identiche. Il calendario torna però indietro fino al 2015, è servito quasi un decennio per ritrovare una coppia di piloti che si può mettere a confronto con due campioni del genere.
Impossibile fare un confronto accurato tra Bagnaia e Martin se non si prendono in esame i dati, dunque procediamo con questi (in relazione alla stagione 2023 dal momento che quella attuale è ancora lontana dal chiudersi). Il torinese ha chiuso con 467 punti mentre lo spagnolo si è fermato a 428. Il massimo vantaggio in classifica rende però bene l’idea del tipo di Mondiale condotto da Bagnaia, con al massimo un +62 punti raggiunti, Martin si è invece fermato ad un +7. Le vittorie totali dell’italiano sono state 11 (7 i GP e 4 le Sprint, la novità della passata stagione) mentre i trionfi dello spagnolo sono 13 (pesano però solo i 4 GP contro le 9 Sprint, numericamente meno rilevanti). Si avvicinano tra loro i dati riguardanti il numero di podi conquistati: 28 nel caso di Bagnaia, 23 quelli di Martin.
La vittoria del torinese può essere riconducibile ad una qualità che è invece mancata nella stagione dello spagnolo, vale a dire la costanza. Il campione è stato l’indiscusso leader delle pole position: se andrebbe certamente migliorata la prestazione all’interno delle gare Sprint, Bagnaia risulta certamente il dominatore nella gara tradizionale, con una menzione speciale per i 7 podi consecutivi conquistati nella passata annata, vero spartiacque della stagione. I record che il torinese sta mettendo a segno in sella alla Ducati toccano un livello tale da far divenire l’italiano come uno dei piloti più forti di sempre, nonostante il personaggio sia poco sopra le righe e spesso poco considerato dalla stampa. Se questo è però stato il film dello scorso anno, il copione per quello attualmente in corso non pare troppo diverso. Si tratta dei due piloti che ad oggi sembrano avere – anche in virtù della classifica – maggiori chance di conquistare il titolo, protagonisti dei pronostici di media ed esperti così come del palinsesto con varie quote sul motociclismo. Appaiono infatti molto remote le possibilità di un recupero di piloti come Marc Marquez (Ducati), Enea Bastianini (Ducati) e Maverick Vinales (Aprilia), che hanno già accumulato uno svantaggio evidente nella classifica generale. Va però precisato che la strada fino al MotoGP di Valencia, in programma il 17 novembre, è ancora molto lunga e c’è tutto il tempo per un ribaltamento dei pronostici iniziali.