La didattica a distanza (Dad) può avere conseguenze sugli occhi di bambini e ragazzi. Ma per ridurlo si possono utilizzare accorgimenti, come fare una ginnastica oculare e mantenere umidificata l’aria negli ambienti.A fare il punto sulla salute degli occhi costretti dalla pandemia Covid a stare molte più ore di fronte al monitor sono gli esperti della Società Oftalmologica Italiana (Soi), in occasione dell’apertura del secondo congresso digitale della Soi.
La Dad, come lo smartworking, rappresentano uno stress per gli occhi, ma nel caso dei bambini l’impatto può essere maggiore visto che la miopia si sviluppa proprio dagli 8 ai 13 anni e nei paesi asiatici, dove l’utilizzo di smartphone e tablet tra i bambini è frequente e precoce, quasi il 97% dei ragazzi di questa età sviluppa miopia, mentre in Europa il 65%.”Quando si guarda il monitor – spiega il presidente Soi Matteo Piovella – lo sguardo è fisso, quindi l’ammiccamento, cioè la chiusura delle palpebre, si riduce di tre volte. Questo porta seccare il film lacrimale, provocando irritazione e arrossamenti”. Per ridurre il problema “possono essere utili delle lacrime artificiali e mantenere l’aria degli ambienti domestici umidificata per contrastare l’aria secca prodotta dai termosifoni e condizionatori”.
Stare tante ore davanti al monitor, inoltre, non permette all’occhio di esercitare la messa a fuoco. “Gli insegnanti – prosegue Piovella – ogni 20 minuti dovrebbero invitare ad interrompere la messa a fuoco da vicino e chiedere agli studenti di guardare in lontananza per un minuto prima di riprendere: questa ginnastica oculare fa rilassare gli occhi”. I genitori dovrebbero invece insegnare ai figli a non avvicinare troppo agli occhi ai dispositivi tecnologici, la distanza deve essere almeno di 30 cm. E’ importante, infine, conclude Piovella, “che bambini e ragazzi passino almeno un paio di ore al giorno all’aria aperta, perché la luce del sole ha dei benefici per gli occhi rispetto a quella artificiale”. (ANSA).