Per ricordare la Resistenza, il Comune bolognese e l’Anpi locale hanno lanciato l’idea di accogliere volontari che nel giorno della Liberazione raggiungano a piedi o in bicicletta i destinatari di un volume o un fiore
Cento libri da regalare e da far recapitare a 100 staffette. Per ricordare così la Resistenza. È il Comune di Anzola dell’Emilia, alle porte di Bologna, a cercare “100 persone che nel giorno in cui celebriamo la Liberazione dell’Italia vogliano farsi, per un giorno, staffette di libertà e di diritti”. L’idea è di far rivivere l’esempio delle staffette al tempo della Resistenza: “Il compito è semplice ma molto importante: portare in dono un libro e un fiore. Portarlo senza conoscere chi lo ha scelto. Non conosci chi lo manda, non conosci chi lo riceve, ma lo fai perché quello che conta è unire le persone. Dare una mano. Un gesto che è un pensiero, un valore, un impegno. Molto di più di una consegna”, spiega il Comune di Anzola nel lanciare l’appello per trovare i volontari per il prossimo 25 aprile. Su Facebook c’è già chi ha alzato la mano, ma per proporsi c’è anche un indirizzo mail biblioteca@comune.anzoladellemilia.bo.it. “Ti contatteremo per organizzare la tua missione”, specifica il Comune.
“A piedi o in bicicletta copriamo la distanza che separa la nostra casa da quella della persona a cui quelle parole sono destinate. Copriamo la distanza che ci separa dagli altri. Superiamo le distanze per guardare al futuro con fiducia”, esorta il Comune al cui fianco c’è l’Anpi che rilancia l’idea dal suo sito. L’evento ha anche una parte ‘pre’: quella della scelta dei libri. Viene chiesto ai cittadini, attraverso la pagina Facebook del Comune e dell’Anpi di Anzola, di consigliare ad adulti o bambini o entrambi un libro -un saggio, un romanzo o un fumetto- che parli di diritti, di giustizia, di resistenza, di solidarietà, di discriminazioni. “Un libro che parli del significato che per ognuno di noi ha il 25 aprile”, specifica l’Anpi.
Scelti libri, li si consegneranno a coloro che si candidano a far rivivere lo slancio delle “staffette partigiane, spesso donne, uomini, giovani, che furono portatori di informazioni e di stampa clandestina: un vero e proprio veicolo di libertà”, ricorda l’Anpi. “L’indicazione e la scelta del libro rappresenta quel messaggio di libertà che le Staffette portavano al sicuro, un messaggio per chi sapeva ascoltare e accogliere proprio quell’annuncio di pace, di libertà di civiltà”. E oggi si vuole riproporre lo stesso ‘meccanismo’ per “testimoniare la solidarietà, la fratellanza, la vicinanza nella difficoltà”.
Dice ancora l’Anpi: “Portare in dono un libro e un fiore è un gesto per trasmettere valori irriducibili. Non importa chi ha scelto il libro, né chi lo porta o chi lo riceve. Importa che siamo noi, tutti insieme, a far rivivere con questo gesto l’essere una comunità. Un gesto che è un pensiero, un valore, un impegno. Molto di più di un libro in regalo”.
fonte Agenzia Dire.it