Torna in piena attività il Centro diurno per anziani non autosufficienti “Luigi Galuppi” di Pieve di Cento, nel bolognese.
La struttura assistenziale, accreditata con il Servizio sanitario regionale, riprenderà infatti ad accogliere fino a 25 persone anziane non autosufficienti, dopo il lungo periodo di chiusura determinata dall’emergenza Covid.
L’inaugurazione questa mattina con la vicepresidente della Regione con delega al Welfare, Elly Schlein, il sindaco di Pieve di Cento, Luca Borsari, la sindaca di Argelato e presidente dell’assemblea dei Soci Asp Pianura Est, Claudia Muzic, la sindaca di Bentivoglio e presidente del Comitato di distretto Pianura Est, Erika Ferranti, il presidente dell’Asp Pianura Est, Andrea Belletti, la sindaca di Castel Maggiore, Belinda Gottardi, e Claudio Pezzoli, sindaco di San Pietro in Casale.
Il Centro Galuppi
La nuova sede del centro Galuppi occupa due piani dell’antico palazzo Casa Martinelli, restaurato dopo le lesioni subite a causa del sisma del 2012.
Il centro diurno è un servizio socio-assistenziale a carattere semi-residenziale rivolto ad anziani, parzialmente o totalmente non autosufficienti. Per alcune ore del giorno offre assistenza a queste persone attraverso servizi adeguati alle loro esigenze, assicurando attività riabilitative finalizzate a preservarne le capacità psicofisiche, cognitive ed intellettive.
Dalla Regione oltre 260mila euro di contributi
L’edificio Casa Martinelli che ospita il nuovo Centro diurno è stato realizzato dall’Asp Pianura Est anche grazie ai contributi concessi dalla Regione nell’ambito dei finanziamenti per la ricostruzione post sisma. Il costo complessivo dell’opera di restauro supera i 650mila euro, 261.500 dei quali messi a disposizione dalla Regione.
Dal 2019, la Regione sostiene l’attività dell’Azienda servizi con ulteriori finanziamenti: 384mila euro sono stati infatti assegnati all’Asp Donini-Damiani, confluita nell’Asp Pianura Est, per la ristrutturazione e l’adeguamento normativo della Cra San Domenico a Budrio (Bo), e 157.488 provenienti dal Fondo per il “Dopo di noi” per la ristrutturazione di due alloggi destinati all’accoglienza di persone disabili prive del sostegno famigliare.