La Regione mette in campo una proposta che verrà discussa al comitato di sorveglianza del prossimo 19 giugno. Sono risorse subito disponibili che provengono dal Piano di Sviluppo rurale 2014- 2022.
Si tratta di 15 milioni di euro per i miglioramenti fondiari e dei siti produttivi agricoli colpiti, oltre che per il ripristino di impianti e attrezzature danneggiati dalle alluvioni e dagli smottamenti dei terreni.
Altri 5 milioni nei prossimi giorni andranno invece su un bando per l’acquisto di strumenti antibrina per contrastare le perdite delle produzioni frutticole in caso di gelate tardive.
Sugli antibrina erano già stati investiti circa 12 milioni di euro negli anni precedenti: si tratta di sistemi che hanno sortito effetti positivi, salvaguardando quote di produzione in caso di gelate. Con queste risorse si finanzia fino al 70% delle spese sostenute dalle aziende che hanno deciso di utilizzare gli impianti.
Già in previsione un ulteriore stanziamento di 6 milioni di euro dal nuovo Sviluppo Rurale 2023-2027.
Lo scorso mese di aprile le gelate hanno colpito in maniera massiccia il comparto ortofrutticolo dell’Emilia Romagna: un’ondata di aria polare si era abbattuta sulle coltivazioni in campo che sono state danneggiate dal gelo anomalo in maniera massiva, dopo un inverno caldo dal punto di vista climatologico e straordinariamente secco. E’ per questa ragione che si continua a investire sulla prevenzione.
L’assessore Mammi ha scritto nelle scorse settimane al ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, per chiedere che siano garantiti gli indennizzi alle imprese agricole colpite dalle gelate che hanno preceduto l’alluvione.