L’inaccettabile scippo del nome di aceto balsamico da parte della Slovenia mette a rischio un miliardo di euro di valore al consumo e rappresenta un attacco all’intero sistema del Made in Italy di qualità. È quanto denuncia la Coldiretti nel commentare la decisione del governo sloveno di varare una norma con la quale qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare e vendere, come ‘aceto balsamico’.
Una scelta, peraltro, già notificata alla Commissione Europea, rileva la Coldiretti, che va contro le attuali norme che tutelano Dop e Igp e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore.
Ma l’iniziativa slovena rischia anche di andare a ingrossare il mercato internazionale del falso made in Italy che fattura già oltre 100 miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che nulla hanno a che fare con la realtà nazionale. La manovra slovena sull’aceto balsamico, conclude la Coldiretti, rischia dunque di diventare un precedente pericoloso contro il quale occorre attivarsi immediatamente a livello comunitario per garantire la difesa di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy