“Crescita dell’occupazione, taglio del cuneo fiscale e contributivo, frenata dell’inflazione rafforzano la fiducia per i consumi di Natale. Anche i minori costi energetici contribuiscono a ridurre l’incertezza per il 2024, che sarà comunque un anno impegnativo soprattutto per la difficile situazione internazionale” Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Emilia Romagna, guarda con realistica fiducia al prossimo futuro dell’economia regionale, confidando che la Regione saprà mantenere il consueto contributo positivo alla crescita economico sociale della Nazione.
Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio Emilia Romagna la spesa dei consumatori in Regione per i regali di Natale arriverà a 700 milioni di euro, con un incremento di circa l’11% rispetto al 2022.
“Nell’ ultimo mese – dichiara Postacchini – abbiamo registrato una crescita di fiducia di famiglie ed imprese che va ad attenuare gli effetti negativi di una ancora elevata – seppur in calo – inflazione. Anche a fronte di un buon movimento rilevato nei negozi nelle ultime settimane, siamo ottimisti per le vendite in questi giorni precedenti il Natale, vendite sostenute anche da un consistente flusso turistico”.
Come di consueto per i regali di Natale gli acquisti si concentrano soprattutto sui prodotti enogastronomici, di cui la nostra Regione può andare giustamente fiera, che rappresentano il 72,7%. Nelle preferenze degli acquisti seguono poi giocattoli (50,1%), prodotti di bellezza (49,6%), abbigliamento (49,4%) e libri (41,6%). Tra i regali che registrano l’incremento maggiore rispetto all’anno scorso si segnalano i prodotti per la cura della persona (+8,6%), i gioielli (+7,9%) e i trattamenti di bellezza (+6,7%); carte regalo e abbonamenti a piattaforme streaming risultano, invece, i regali più acquistati online.
“Negli ultimi mesi la frenata dell’economia – continua Postacchini – ha particolarmente inciso sul consumo interno, mettendo in forte difficoltà soprattutto il negozio di vicinato: anche per questo motivo l’andamento delle vendite natalizie sarà determinante per molte attività, vista l’incidenza percentuale che questo periodo rappresenta per il fatturato annuale”.
“Per rafforzare la crescita bisogna agire soprattutto sulla domanda interna, accelerando il patto fiscale annunciato dal Governo. In particolare per sostenere la presenza di negozi nel nostro tessuto urbano è importante che il Governo vada oltre il taglio del cuneo fiscale introducendo un’Iva agevolata sui prodotti made in Italy, un bonus per l’acquisto di prodotti ecosostenibili ed un canone di locazione commerciale concordato tra locatori e conduttori per ridurre il peso degli affitti. A livello locale – conclude Postacchini – abbiamo molto apprezzato l’emanazione della nuova legge sull’economia urbana che, siamo convinti, una volta adeguatamente finanziata, saprà dare concreto sostegno alla imprescindibile presenza del negozio di vicinato e delle attività di servizio nei nostri centri urbani, in stretta sinergia con i bandi FESR dedicati alle imprese e con una adeguata politica di facilitazione all’accesso al credito”.