Male Bologna sul fronte degli sforamenti dei livelli di polveri sottili nell’aria, per i feriti in incidenti stradali e per la percentuale dei costi dell’inquinamento sul Pil pro capite, mentre la Città metropolitana è promossa per le ciclabili esistenti e per la mobilità condivisa. È la pagella al capoluogo emiliano di Legambiente, presentata oggi nella conclusione della tappa locale di Clean Cities, nuova campagna dell’associazione ambientalista che dall’8 marzo al 10 aprile accende i riflettori sul ruolo che le città italiane possono giocare per una ripartenza più ecologica e sostenibile.
Legambiente evidenzia che i costi sanitari e sociali del traffico e dell’inquinamento (non solo automobilistico) della città di Bologna sono ancora troppo elevati: “Tanti, troppi i morti e i feriti sulle strade (sette feriti ogni mille abitanti nel 2020), senza contare le 42 giornate di sforamento della concentrazione di polveri sottili e diossido di azoto, oltre il valore limite indicato dall’Oms (20 microgrammi per metro cubo sulla media annuale) e fra i principali responsabili di malattie cardio-polmonari”.
Anche nel 2020 – anno in cui si è viaggiato di meno in automobile – l’inquinamento si attesta nella media delle città della pianura Padana, quindi in testa alle città più inquinate d’Europa, con conseguenze anche sul reddito: il 4,5% dei guadagni è il prezzo che si paga.
Dagli indicatori di risposta sul traffico risulta buona l’estensione di piste ciclabili a cui si sono aggiunti però solo dieci chilometri di corsie ciclabili nel 2020. Legambiente giudica sufficiente l’offerta dei mezzi, sopra la media italiana, ma al di sotto dell’offerta delle città europee. “Gravi” i ritardi sul Sistema ferroviario metropolitano. Buona l’offerta di servizi di sharing mobility, bici, e-bike, monopattini e auto elettriche, “ma resta evidente che l’offerta Trasporto pubblico locale legata allo sharing nei prossimi anni deve aumentare soprattutto nelle periferie”. Il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), tra i primi ad essere approvato in Italia, è in fase attuativa.