Impegno della Città metropolitana a monitorare la vicenda per tutelare i lavoratori
L’azienda Grimac Srl, storica impresa del territorio bolognese, opera nel settore della produzione di macchine da caffè professionali, semi professionali e OCS, con diverse vicissitudini societarie, dal 1966. È attualmente controllata all’80% da Solido Group e ha registrato negli ultimi mesi un drastico calo dell’occupazione che a settembre scorso era pari a 20 dipendenti, mentre oggi occupa 7 lavoratori.
Data la situazione di crisi dell’azienda, le organizzazioni sindacali preoccupate per questa condizione di incertezza che ha determinato per giunta la riduzione del numero dei dipendenti, il 18 settembre scorso hanno chiesto l’attivazione del Tavolo di Salvaguardia metropolitano.
Il Tavolo si è riunito il 3 e il 28 ottobre e nuovamente in data odierna; l’incontro è stato presieduto dal Capo di Gabinetto della Città metropolitana di Bologna Sergio Lo Giudice. Hanno partecipato la Regione e l’Agenzia Regionale per il Lavoro dell’Emilia-Romagna, il Comune di Zola Predosa con il Sindaco Davide Dall’Omo e il Vicesindaco Lorenzo Cocchi, il rappresentante dell’azienda assistito dai suoi consulenti e le organizzazioni sindacali di categoria.
Nel corso dei precedenti incontri è stata evidenziata da parte dell’azienda una situazione di grave crisi, a causa della riduzione delle commesse e della forte competizione sui prezzi da parte dei competitors. Inoltre, non è mai stato presentato il Piano Industriale richiesto dal Tavolo. Grimac srl non si è mai adoperata per quanto concerne l’attivazione di ammortizzatori sociali. Agli incontri la società è sempre stata rappresentata dal Responsabile Finanziario, nonostante Istituzioni e sindacati, abbiano più volte richiesto la presenza della proprietà ai Tavoli di confronto.
Durante l’incontro di oggi si è discusso della situazione attuale e dei possibili scenari a supporto dei lavoratori, ma l’interlocuzione ha portato a una presa d’atto della situazione di crisi conclamata e alla mancata volontà da parte dell’azienda di attivare possibili ammortizzatori sociali conservativi.
Istituzioni e sindacati hanno chiesto ai rappresentanti dell’azienda presenti di perseguire tutte le possibili soluzioni per la salvaguardia occupazionale e a supporto dei lavoratori.
Le Istituzioni hanno stigmatizzato l’assenza della proprietà, più volte invitata al Tavolo, e nel prendere atto della situazione fortemente compromessa, si sono impegnate a monitorare con grande attenzione il prossimo periodo.