(Adnkronos) – "Nello studio Quasar che ha valutato l'efficacia e la sicurezza di guselkumab nei pazienti con colite ulcerosa moderatamente grave è stato dimostrato come, dopo un anno di trattamento, fino al 35% dei pazienti raggiungevano un endpoint molto importante che era quello della guarigione della mucosa". Così Alessandro Armuzzi, professore di gastroenterologia presso l'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano), in occasione del Congresso dell'Italian Group of Inflammatory Bowel Disease (Ig-Ibd), a Riccione dal 28 al 30 novembre, dedicato alle malattie infiammatorie croniche intestinali – Mici, durante il quale sono stati presentati i più recenti dati relativi all'inibitore del'IL-23 guselkumab, il primo anticorpo monoclonale completamente umano diretto selettivamente contro la subunità p19 dell'IL-23. "La remissione endoscopica, oltre a quella clinica, è molto importante per definire gli outcome a lungo termine della colite ulcerosa – sottolinea Armuzzi – E' stato dimostrato che fino al 70% dei pazienti nel lungo termine che raggiungono una remissione endoscopica rimangono liberi da recidiva. L'aspetto altrettanto importante è che questo risultato è stato documentato significativamente positivo anche nei pazienti che avevano fallito in precedenza terapie avanzate e non solo nei pazienti naive ai farmaci biologici". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)