Bonaccini: “Impegno quotidiano nel Dna di questa regione”. Tolti alle mafie e recuperati 31 immobili grazie a 4 milioni di fondi regionali.
Riportare a nuova vita un bene sottratto alla criminalità organizzata e riconsegnarlo alla comunità.
In occasione della Settimana regionale della legalità, verrà inaugurata questo pomeriggio a Santarcangelo di Romagna (Rn) una struttura confiscata alla mafia e ora adibita ad abitazione per ragazzi tra i 18 e i 21 anni di età, in condizione di fragilità, accompagnati da educatori professionali in un percorso di autonomia personale.
All’inaugurazione dell’immobile, che cade proprio nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie ed è stato oggetto di un’opera di riqualificazione per un costo di 45mila euro finanziati dalla Regione, parteciperanno il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la sindaca di Santarcangelo, Alice Parma, insieme agli assessori comunali alle Politiche per la sicurezza, Filippo Sacchetti, e ai Servizi sociali e welfare, Danilo Rinaldi, anche in qualità di vicepresidente del Distretto socio-sanitario di Rimini nord.
“Oggi è una giornata importante perché dimostriamo, ancora una volta, che è possibile vincere l’illegalità e far prevalere il bene comune. E lo è tanto più perché questa struttura, sottratta al controllo della criminalità organizzata, viene destinata ai giovani, per dare loro l’opportunità di costruirsi un futuro di autonomia e responsabilità- ha detto Bonaccini-. Investire sulle giovani generazioni per promuovere una vera cultura della legalità. Nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, vogliamo ribadire con un gesto concreto il valore di un’azione comune delle Istituzioni e delle tante associazioni che operano sul territorio per costruire, insieme, una società più equa, solidale ed inclusiva. La lotta alle mafie fa parte del dna di questa regione”.
“Siamo di fronte a un progetto importante, che non solo restituisce nuova vita a un bene sottratto alla criminalità organizzata, ma offrirà a un gruppo di giovani l’opportunità di costruirsi un futuro e un legame significativo con la comunità- dichiara la sindaca Parma-. Abbiamo scelto di intitolare l’appartamento a Ebere Ujunwa e Romanus Mbeke, due ragazzi nigeriani ospiti della rete Sprar a Santarcangelo, morti a Foggia nel 2018 in un incidente stradale sulla via del ritorno dal lavoro nei campi, con l’auspicio che nessun giovane debba mai più subire il loro destino”.
Il progetto
Per ciascuno degli ospiti sarà predisposto un progetto individualizzato e costruito ad hoc per accompagnarli, fino al ventunesimo anno di età, in un percorso di autonomia e per un pieno inserimento sociale. Previsto un supporto quotidiano nelle scelte per il completamento degli studi, la formazione professionale o l’accesso al mercato del lavoro, grazie alla presenza di due figure educative.
L’impegno della Regione
In totale, da quando nel 2016 è stato adottato il Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e delle economie responsabili (legge regionale n. 18/2016), la Regione è intervenuta su 31 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata presenti in 22 comuni, stanziando in totale oltre 4,1 milioni di euro – a fronte di una spesa complessiva di quasi 6 milioni di euro – per restituirli alla piena fruizione della collettività.
Ad oggi, in provincia di Rimini sono 24 i beni sequestrati su 276 in tutta l’Emilia-Romagna. Di questi, 81 sono già stati destinati a un nuovo utilizzo e 195 ancora in gestione presso l’Anbsc, l’agenzia nazionale competente.