A fine dicembre oltre 88mila le persone malate. Donini: “Occorre un ulteriore sforzo per vaccinarsi e tutelare i più fragili”
Sono oltre 885mila le vaccinazioni antinfluenzali, all’8 gennaio 2024, in Emilia-Romagna (886.076 esattamente), che continua ad essere la regione con la più alta adesione alla campagna vaccinale. Dati incoraggianti e in aumento rispetto all’ultima rilevazione di fine novembre 2023 (722.314), ma che non bastano per tutelare i più fragili.
Infatti, nella nostra regione ad oggi sono stati accertati 32 casi gravi di influenza, tutti confermati per A(H1N1)pdm09. Secondo i dati del Settore Prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione, tra i 26 casi che avevano patologie predisponenti ben 22 non risultavano vaccinati in questa campagna, ovvero l’85%. Inoltre, sono stati notificati ulteriori 45 casi ancora in fase di analisi e che, se confermati, farebbero salire la quota a 77 casi. Al momento si registrano, purtroppo, tre decessi, uno dei quali da confermare.
Le vaccinazioni per Ausl
Delle 886.076 vaccinazioni somministrate, 201.894 sono state inoculate in Romagna, 189.509 nell’Azienda Usl di Bologna, 143.127 in quella di Modena, 99.047 nel Reggiano. E ancora 83.048 le vaccinazioni registrate dall’Ausl di Parma, 74.388 quelle dall’Ausl di Ferrara, 56.991 a Piacenza e 27.525 dall’Ausl di Imola. Infine, 9.854 sono state le vaccinazioni di persone residenti in altra regione e 693 di persone residenti all’estero.
Risulta coperto dal vaccino il 58% della popolazione con più di 65 anni. Anche la popolazione a rischio tra i 7 e 59 anni è ben protetta: si sono vaccinate 3.628 donne in gravidanza, 18.169 operatori sanitari, 125.950 persone appartenenti a varie categorie a rischio.
L’incidenza e i virus più diffusi
In Emilia-Romagna, nell’ultima settimana di dicembre 2023, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (numero dei casi per 1.000 assistiti) è stata pari a 19,88. Sono stati stimati, infatti, 88.665 casi. Si tratta del dato più alto da quando a metà ottobre (incidenza pari a 5,53; 24.664 casi stimati) è iniziata la sorveglianza epidemiologica, come previsto dal Ministero della Salute. Ed è paragonabile a quella dello scorso anno, che i tecnici considerarono da record.
Nei bambini fino a 4 anni l’incidenza, sempre a fine dicembre, è salita a 65,22 contro l’8,06 di metà ottobre. Come di consueto, nei più piccoli l’incidenza è più alta.
Il virus respiratorio che sta circolando maggiormente è quello influenzale di tipo A sottotipo H1N1 (43,3%), seguito dal Sars-Cov 2 (15,3%). Di queste sindromi simil-influenzali sono responsabili altri virus come Rhinovirus, adenovirus, virus respiratorio sinciziale (soprattutto nei bambini) e altri.
Le persone colpite da sindromi simil-influenzali, come da definizioni nazionali, manifestano febbre e sintomi respiratori che i medici sentinella (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) registrano e segnalano al sistema di sorveglianza nazionale RespiVirNet, gestito dall’Istituto Superiore di Sanità.
La ripartizione dei casi gravi per territorio
Dei 32 casi confermati, 10 si riferiscono al territorio dell’Azienda Usl di Parma. Sette, invece, sono stati registrati nel Modenese, sei in provincia di Bologna e sei nel Ferrarese. Un caso confermato nel Piacentino. Gli altri due si riferiscono uno ad una persona residente in altra regione ed uno residente all’estero.