“Riconosciamo l’impegno del Governo per affrontare la fase conclusiva dell’applicazione del superbonus 110%, ma rimangono da chiarire aspetti fondamentali per offrire risposte certe a cittadini e imprenditori”.
E’ il commento espresso dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli sul provvedimento che – sottolinea – “contiene la volontà di ridurre il possibile contenzioso legato ai ritardi nel completamento dei lavori. Tuttavia, ci auguriamo che nel testo definitivo del decreto legge vengano sciolti alcuni nodi che rischiano di creare ulteriori complicazioni applicative in una disciplina già tanto complessa. Mi riferisco all’esatta perimetrazione delle spese asseverate al 31 dicembre 2023 (sulla base dell’ultimo SAL o in relazione ad altri meccanismi di “asseverazione”?), e alla disciplina della cessione del credito”.
Secondo il Presidente di Confartigianato “una cosa è certa: il superbonus 110%, nato con tante buone intenzioni, continua a generare complicazioni. Sarebbe stato molto più semplice mettere un punto fermo di chiusura tra due/tre mesi, consentendo di completare i lavori nelle situazioni effettivamente prossime alla conclusione e sostenibili rispetto agli obiettivi di riqualificazione del patrimonio immobiliare”.