Cos’è l’economia solidale? Una chiave per interpretare l’economia facendo ricorso all’ecologia, alla solidarietà, al senso di appartenenza a una collettività.
Per conoscere meglio il mondo dell’economia solidale, l’ideale è partire dalle storie di chi quotidianamente è impegnato in questo settore e ha potuto investire grazie al supporto della Regione.
Per esempio la cooperativa sociale Articioc.
Come raccontano loro stessi, in dialetto parmigiano Articioc significa carciofo: un elemento che rappresenta la terra, i sapori contadini, la tavola semplice e vera. Così come le foglie e le spine permettono al cuore, la parte più nobile del carciofo, di crescere protetto, così la cooperativa di Noceto (Parma) tutela e guida i ragazzi con disabilità fisiche o mentali nel mondo del lavoro.
Produce birra artigianale e grazie anche alla possibilità di investire con il sostegno della Regione ha superato le difficoltà legate alla pandemia. Oggi porta avanti un’attività che sposa perfettamente la tradizione agroalimentare del territorio parmense e la sua natura cooperativistica.
Il Villaggio solidale Giardino dei Folli a Bologna
Un’altra esperienza che vale la pena raccontare è quella del Giardino dei folli di Bologna: un villaggio solidale composto da 15 famiglie che sperimentano un modo di vivere basato sul rispetto dell’ambiente e la socialità. Il cohousing infatti consente da un lato di abitare case non inquinanti grazie alle nuove tecnologie, dall’altro di condividere spazi come la piazzetta o la lavanderia.
La loro esperienza è aperta al territorio: accolgono infatti di frequente gruppi di scuole o di associazioni di ragazzi. Di recente hanno ottenuto un finanziamento da Mag6, una cooperativa di finanza mutualistica e solidale, per il quale la Regione si è fatta carico degli interessi, che consentirà loro di realizzare un nuovo edificio. Una sala per incontri e momenti di formazione aperta a chi voglia avvicinarsi a questo modo di vivere e abitare insieme.