La riforma dell’emergenza-urgenza in Emilia-Romagna prevede la creazione di 30 Centri di Assistenza e Urgenza (CAU) entro fine 2023. Questi centri rappresentano il nuovo modello di sanità territoriale potenziata, con l’obiettivo di rispondere alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale, al fine di sgravare i Pronto Soccorso e garantire una presa in carico più veloce e appropriata per i casi più gravi.
I CAU saranno strutture territoriali, con almeno una presente in ogni Distretto sanitario, dotate di équipe medico-infermieristiche formate adeguatamente. Una volta completato il percorso di riorganizzazione, i CAU saranno attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e avranno un bacino d’utenza compreso tra 35.000 e 75.000 abitanti. L’obiettivo principale è garantire a tutti i cittadini una cura migliore e un percorso di assistenza personalizzato, senza lunghe attese.
La Regione Emilia-Romagna ha pianificato una campagna di comunicazione, che inizierà il 1° novembre, per spiegare ai cittadini come funzionano e a quali bisogni rispondono i CAU. La campagna sarà rivolta a tutta la popolazione e sarà disponibile in cinque lingue (italiano, inglese, francese, arabo e cinese). Saranno illustrate le finalità della riorganizzazione, le caratteristiche della nuova rete, la tempistica di attivazione, la posizione dei CAU e le patologie per le quali sono indicati. Sarà inoltre disponibile una sezione Domande/Risposte online per chiarire eventuali dubbi dei cittadini.
L’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, sottolinea che i CAU offriranno una risposta più veloce ai pazienti con basse criticità, mantenendo la stessa qualità della presa in carico e del servizio. Donini ritiene che questa riorganizzazione possa migliorare ulteriormente l’appropriatezza e i tempi della presa in carico per le emergenze e le urgenze.
Donini afferma che l’Emilia-Romagna sta avviando un modello innovativo che potrebbe aprire una nuova strada per il servizio sanitario nazionale, in un momento in cui è necessario un cambiamento per garantire la sopravvivenza del sistema sanitario. La campagna di comunicazione mira a accompagnare i cittadini in questo processo di cambiamento e miglioramento del sistema sanitario regionale, utilizzando tutti i mezzi disponibili, dai tradizionali ai multimediali.