Il Pd non apprezza la scelta (voleva il governatore regionale Stefano Bonaccini) e punge già sui social.
Sembra fatta per Francesco Paolo Figliuolo, sul quale il Governo avrebbe trovato la quadra come commissario alla ricostruzione post-alluvione in Romagna. ‘ il nome di Figliuolo, stando alle indiscrezioni dell’ultim’ora, che dovrebbe uscire dall’atteso Consiglio dei ministri di questa sera. Di sicuro il Pd non apprezza la scelta (voleva il governatore regionale Stefano Bonaccini) e punge già sui social.
“41 giorni di ritardo inspiegabile per nominare come commissario in Romagna il generale Figliuolo, la stessa figura che venne già indicata da Mario Draghi durante la pandemia. Questa è l’efficenza del Governo Meloni”, commenta ironica sui social la consigliera emiliana dei dem Ottavia Soncini.
“Ci auguriamo che ora mettano da parte i calcoli politici ed elettorali e si mettano al lavoro davvero per la nostra regione. Noi faremo la nostra parte e continueremo a lavorare per i territori colpiti, per le famiglie e le imprese”.
M5S: 41 GIORNI PER LA NOMINA DI FIGLIUOLO, ORA BASTA RITARDI
“Visto che il governo Meloni ci ha messo la bellezza di 41 giorni per individuare il nome del nuovo commissario alla ricostruzione post alluvione, speriamo che adesso gli emiliano-romagnoli non debbano aspettare lo stesso lasso di tempo per vedere stanziate le risorse necessarie agli interventi per la ripartenza. Sarebbe davvero l’ennesima beffa da parte di una maggioranza che sta utilizzando la tragedia dell’alluvione come grimaldello elettorale. Speriamo che Figliuolo non venga a mani vuote”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, consigliera del Movimento 5 Stelle in Regione Emilia-Romagna, sulla scelta del generale Francesco Paolo Figliuolo a commissario per la ricostruzione in seguito all’alluvione in Emilia-Romagna dello scorso maggio. “Adesso, risolto il rebus delle nomine, l’auspicio è che non si perda davvero più tempo e si proceda velocemente. I nostri territori hanno già pazientato abbastanza, servono risorse e servono subito. Non tollereremo altri ritardi”, conclude Piccinini.