Abitare, mobilità e produzione: ecco il Piano da oltre 8,5 miliardi di euro di investimenti, pubblici e privati, in Emilia-Romagna per rinnovabili, maggiore efficienza e riduzione delle immissioni di gas serra. Già pronti i primi tre bandi: 45 milioni di euro per aziende, enti pubblici e comunità energetiche. In discussione in Assemblea legislativa il Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale al 2030, proposto dalla Giunta regionale. Il presidente Bonaccini e l’assessore Colla: “Pronti a una grande sfida che vogliamo vincere con un’energia sempre più di prossimità insieme a cittadini, associazioni, imprese”
Tutto questo è il Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale 2030, messo a punto dalla Giunta regionale e all’esame questa mattina dall’Assemblea legislativa, presentato oggi a Bologna dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla.
Il Piano rappresenta un tassello fondamentale anche per realizzare le misure condivise nel Tavolo strategico per la gestione della crisi energetica con sindacati, imprese e professionisti, che in Emilia-Romagna sono uniti per contrastare e ridurre l’impatto dei costi energetici su imprese e lavoratori e famiglie.
Ma è anche il risultato del confronto voluto dalla Giunta con le parti sociali e i territori, a partire dai firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima: terminato l’esame nelle competenti commissioni consiliari, il provvedimento è in queste ore in Aula per l’approvazione definitiva dell’Assemblea legislativa.
I contenuti principali
Il documento aggiorna il Piano del 2017-2019, prorogato fino a oggi, partendo dalla forte accelerazione registrata a livello europeo, nazionale e regionale, che ha interessato il processo di transizione energetica ed ecologica.
Alcuni parametri degli obiettivi fissati dall’Unione europea sono stati modificati e, rispetto al 2030, il target è più alto. Con RePowerEU le rinnovabili sono state portate al 45%, il calo di emissioni gas serra al 55% e il risparmio energetico al 32%.
In Emilia-Romagna il livello di copertura dei consumi finali attraverso l’impiego delle fonti rinnovabili potrà raggiungere al 2024 un valore di circa il 22%, che rappresenta nel triennio di riferimento un tasso di crescita di tali fonti prossimo al 3% annuo, portando ad un incremento del contributo delle rinnovabili di oltre un terzo del valore attuale già nel triennio 2022-24.
E proprio in questa direzione va la legge regionale per la promozione e il sostegno alla costituzione delle comunità energetiche rinnovabili nonché all’attivazione di gruppi di autoconsumo consapevole di rinnovabili.
Uno strumento normativo a disposizione di utenti pubblici e privati che si uniscono per la produzione, la condivisione e lo scambio di energia a impatto zero prodotta attraverso impianti di energia rinnovabile.
Il Piano si caratterizza per un impiego integrato e complementare di tutti i fondi disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo: infatti, in sintesi, potrà contare su risorse pubbliche per quasi 4,5 miliardi di euro. I fondi 2022-2024 prevedono poco più di 2 miliardi di euro dal PNRR, ulteriori risorse dallo Stato per 1,7 miliardi, 301 milioni dal Fesr, 58 dal Fse e 423 milioni dalla Regione.