I leghisti in Regione, però, lo attaccano per le modalità con cui ha stabilito una zona arancione scuro nell’imolese e nel ravennate
Stefano Bonaccini tiene il punto sulla riapertura dei ristoranti a cena e l’asse nato con Matteo Salvini. Il presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni ha incontrato proprio ieri sera in videoconferenza ieri sera un nutrito gruppo di ristoratori di Modena e ammonisce: “Bisogna parlarci con quelle persone, anche quando devi dirgli un no. Bisogna non farli sentire soli”, ammonisce. Quanto a Salvini, manda a dire il dem, oggi a Mattino 5, “credo di aver dimostrato di poterlo anche battere e immagino che alle politiche ci torneremo a dividere dalla Lega come è giusto che sia in democrazia, ma non vedo perché con un avversario politico, laddove dica cose che possano avere un senso, non si possa discutere e dialogare”.
Il governatore Pd poi precisa, a proposito della sua proposta per le cene: “Non ho detto che bisogna ripartire nelle zone gialle i ristoranti la sera. Ho detto: perché non mettersi a sedere con gli esperti, magari restringere ancora di più di oggi quando si va a pranzo, ma valutare se nel caso di una curva epidemiologica che non faccia paura”, all’interno delle zone gialle, sia possibile “dare un po’ di ossigeno ad una parte di quelle categorie che sono nel dramma”. A proposito delle frizioni nate nel Pd, Bonaccini cita il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, “che mi pare sembra faccia ancora parte del Pd”, per la proposta di riaprire non solo i musei, ma anche i cinema e teatri. Il ministro “fa una proposta di buonsenso”, sottolinea Bonaccini.
fonte Agenzia Dire.it